Cap.2 DEVIAZIONE DELL’ISTINTO NELL’UOMO E NELL’ANIMALE
COME DETERMINARE L’ALIMENTAZIONE IDEALE?
Cap.3 LA BULIMIA
Cap.4 ORARI DEI PASTI
FINITE LE ORE FISSE DEI PASTI
NON SI DEVE MANGIARE LA NOTTE
Cap.5 LA COTTURA INDEBOLISCE IL POTERE DIGESTIVO
LE MIGLIORI SORGENTI DELLA VITALITA’
BENEFICI DELL’ALIMENTAZIONE CRUDA
I RAGGI ULTRAVIOLETTI
Cap.6 LE INTOLLERANZE PERSONALI
I FRUTTI
LE CRUDITA’
LE INTOLLERANZE PERSONALI.
IL PRINCIPIO GUIDA
IL POTERE DIGESTIVO
Cap.7 QUANTO TEMPO PER AVERE UNA SALUTE PERFETTA?
Cap.8 IL FREDDO, LA CARNE, IL VINO E GLI ALIMENTI ESOTICI
IL CLIMA
LA NOSTRA FISIOLOGIA NON E’ CAMBIATA
NON SI PUO’ CAMBIARE IL MOTORE DEL CORPO
IL SISTEMA VASCOLARE
I FRUTTI ESOTICI
Cap.9 L’INTELLETTO
Cap.10 LE ALGHE
Cap.11 SI PUO’ CONSIGLIARE IL MEDESIMO MENU’ A TUTTI?
RISPOSTA DEGLI IGIENISTI
SIAMO TUTTI UGUALI?
LE INTOLLERANZE PERSONALI
Cap.12 L’INSALATIERA E I COMPLEMENTI
LA TABELLA DELLE VITAMINE E’ INGANNATRICE
NEL REGNO ANIMALE
I COMPLEMENTI INDUSTRIALI
CONDIMENTI PERMESSI
CONDIMENTI PROIBITI
LE QUANTITA’ DI CRUDITA’
Cap.13 L’ESPERIMENTO DELLO ZOO DI SAN DIEGO
Cap.14 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
-----------------I FRUTTI
ACIDI----------------------------SEMIACIDI
------------------I FRUTTI
DOLCI---------------------------NEUTRI
------------------I VEGETALI
VEGETALI NON AMIDACEI
-----------------LE PROTEINE
--------------------------------------------------------
ANIMALI------------------------VEGETALI
Cap.15 LE PIANTE TRASFORMANO IL CHIMICO IN BIOLOGICO
LE VERDURE SONO PIU’ RICCHE
I GORILLA LE DISDEGNANO?
COTTURA DELLE PIANTE DELL’ORTO
ORTAGGI CORIACEI-------------ORTAGGI TENERI
(COTTURA LUNGA)------------(COTTURA RAPIDA)
Cap.16 OSTILITA’ DELL’AMBIENTE
GLI INVITI
Cap.17 IL GUSTO DEPRAVATO
L’ISTINTO PERVERTITO
AVETE IL SENSO SOMATICO PURO?
Cap.18 LA PERDITA DI PESO, LA STANCHEZZA E LE CRISI DI DISINTOSSICAZIONE
LE CRISI BENEFICHE DI DISINTOSSICAZIONE
VIOLENZA DELLE CRISI
Cap.19 COME SAPERE SE SI E’ SUL BUON REGIME?
Cap.20 LE DEVIAZIONI ROVINANO L’ISTINTO
Cap.21 I RIMEDI NATURALI
Cap.22 LA GRANDE PULIZIA
IL DIGIUNO
BENEFICI DEL DIGIUNO
LA DEBOLEZZA
UN RICCO AMERICANO
Cap.23 LA PERDITA DI PESO
PESO------------------------------------VITA
ALTEZZA----PESO NORMALE-----PESO ATLETICO
LA CARTA ASSORBENTE
LA DENSITA’ DEI TESSUTI
IL NUOTATORE LENTO
COME PRENDERE PESO
Cap.24 QUANTE VARIETA’ DI ALIMENTI SI POSSONO MANGIARE IN UN PASTO?
Cap.25 LA CURA D’UVA
Cap.26 LA RICERCA DELLO STIMOLANTE
L’ISTINTO DEPRAVATO E’ UNA CATTIVA GUIDA
COME INTERPRETARE LE SENSAZIONI IMMEDIATE DOPO UN CAMBIAMENTO DI REGIME
LA FRUGALITA’
Cap.27 NON E’ UNA SEMPLICE RIFORMA MA UNA VERA RIVOLUZIONE ALIMENTARE
NON E’ UNA SEMPLICE RIFORMA
LA VERA RIVOLUZIONE COMINCIA A TAVOLA
E I CONDIMENTI?
I GRASSI O LIPIDI
EVITATE GLI ALIMENTI NOCIVI
FRUTTI E ORTAGGI NOCIVI
L’ACETO
I FRUTTI VERDI
NIENTE ZUCCHERO, NE’ SURROGATI
EVITATE DI RISCALDARE GLI AVANZI COTTI
IL BIANCO D’UOVO
E I FRUTTI TAGLIATI?
QUANDO FA TROPPO CALDO
QUANDO SI E’ MAL RIDOTTI
ATTENZIONE ALLE COMBINAZIONI
LE DIAGNOSI E I TEST
QUANDO SI E’ SFINITI
E LA FAME?
Cap.28 IL REGIME IGIENISTA PROCURA ABBASTANZA FORZE PER LAVORARE?
E’ UN REGIME?
LA FORZA MUSCOLARE
UN ALTRO RAGAZZO ATLETICO
LE SUE PRIME NOIE DI SALUTE
DIVENTO’ INVALIDO A 29 ANNI
I TRE FATTORI
UN PASTO CONVENZIONALE
Cap.29 LE CURE DI DISINTOSSICAZIONE
VI SONO PARECCHIE SPECIE DI CURE DISINTOSSICANTI
L’ELIMINAZIONE DEI MEDICINALI
COME PROCEDERE
LA CURA D’ARANCE
LA CURA D’UVA
LA CURA DI MELE
PER I GRANDI
Cap.30 E’ NECESSARIO UN REGIME EQUILIBRATO?
LE VARIAZIONI DELLE PROTEINE NEL LATTE
PERCENTUALE DELLE PROTEINE
IN ALCUNI ALIMENTI
ALIMENTI ACQUOSI
ALIMENTI
SECCHI CONCENTRATI
-----------------------------------------
NUTRIMENTO E NUTRIZIONE
GLI ALIMENTI CONCENTRATI
LO SHOCK PRODOTTO DAGLI ALIMENTI CONCENTRATI
ADAGIO
ORGANI SILENZIOSI
NEI CARNIVORI E NEI GRANIVORI
IL COLERA
Cap.32 LE CARENZE E I COMPLEMENTI
Cap.33 GLI ALIMENTI CHE DANNO LE FORZE
NIENTE STIMOLAZIONE, NIENTE ALIMENTI CHE DANNO LE FORZE
Cap.34 GLI ALIMENTI A EFFETTO
IL LASSATIVO
LO ZUCCHERO BIANCO
Il pensiero di un recente igienista, in estrema sintesi
(chi vuole maggiori dettagli, vada alla fine di questo corsivo di 23 punti)
1) Aspettare la vera fame e non rimpinzarsi. Per distinguerla dalla falsa fame, attendere mezz’ora. Se la fame è vera, essa si rinforza. Se è falsa, scompare. La falsa fame si manifesta con disturbi come mal di testa, depressione, pessimismo, bocca pastosa, rutti, contrazione o crampi, gola contratta, ecc. Invece, la vera fame è accompagnata da euforia, ottimismo, senso di benessere, gola aperta. Inoltre la vera fame fa restringere lo stomaco sicché è più facile evitare la bulimia, ossia di mangiare troppo e si assaporano meglio i cibi senza bisogno di ricorrere alle spezie, che, in genere, sono nocive,
2) L’uomo è costituzionalmente un frugivoro come il gorilla e altri primati che gli sono molto simili per quanto riguarda il DNA. Ossia il suo fisico è ben attrezzato per mangiare la frutta, nella quale va compresa anche quella dell’orto che nasce da un fiore, come le zucchine, i cetrioli, le melanzane, i peperoni, ecc. Magari le persone malate gradiscono poco la frutta che in buona parte è acidificante. Ai malati occorrono gli alimenti alcalinizzanti, come i frutti dell’orto e le verdure come le varie lattughe e cicorie.
3) Gli alimenti crudi - o cotti solo lo stretto necessario per poterli masticare - freschi e naturali racchiudono vitamine, enzimi, sali minerali e oligoelementi nella forma naturale che è l’unica che li rende veramente utili e graditi all’organismo vivente.
Per crudità si intendono ortaggi come carote, finocchi, sedano foglie, cetrioli, lattughe, ecc.
Si cuoceranno appena quanto basta per volatilizzare le sostanze piccanti, o cavoli, i cavolfiori, i carciofi, le zucchine, le fave verdi on i loro baccelli, i fagiolini, le cipolle, le foglie della bietola, i peperoni, il sedano rapa, il rafano nero, ecc. Chi non sopporta le crudità intere può inizialmente assumerle come succhi realizzati con la centrifuga, quantunque ciò comporti la perdita di una buona parte delle vitamine, sali minerali, ecc.
Si cuoceranno più a lungo i porri, le carote dure, le foglie dure del sedano e della bietola, del cavolo e del cavolfiore, le rape, le barbabietole affettate finemente (capitolo 13).
4) Gli alimenti concentrati sono i meno salutari perché costringono l’organismo a diluirli per renderli simili al sangue. Essi hanno, pertanto un effetto stimolante che viene interpretato per una fortificazione; in realtà affaticano l’organismo. Inoltre gli alimenti concentrati sono generalmente poveri di vitamine, enzimi, sali minerali, oligoelementi, sicché peggiorano la situazione nel lungo termine. Durante la prima guerra mondiale, o marinai di una corazzata tedesca, che aveva affondato molte navi nemiche, cominciarono ad ammalarsi e a morire malgrado che mangiassero molto cibo nutriente secondo il modo di ragionare della medicina ufficiale (carne, pesce, cereali, torte). Solo un igienista riuscì a salvarli prescrivendo loro verdure e frutta.
5) Le intolleranze alimentari spesso provengono da cattive combinazioni alimentari piuttosto che da un dato alimento. In tal caso, non si avrebbe intolleranza se lo si mangiasse da solo. Oppure l’organismo non accetta un alimento acidificante come le fragole, perché esso stesso è già troppo acidificato.
6) Non occorre un menù equilibrato in proteine, grassi e carboidrati, ma piuttosto che gli alimenti siano adatti a una data specie animale. Infatti, la mucca mangia solo erba, povera di proteine e di grassi, eppure produce molto burro e ha muscoli forti. Anche il gorilla che mangia frutta e vegetali, poveri di proteine e grassi, sta bene ed è molto forte.
7) Per recuperare la buona salute - la quale fa sentire felici e fa cadere malati solo raramente e per poco tempo; nelle donne il parto è indolore e si hanno mestruazioni rare e ridottissime - occorrono da alcuni mesi ad alcuni anni o intere generazioni, evitando le deviazioni, a seconda dello stato di salute attuale.
8) Il freddo non giustifica il ricorso alla carne e all’alcol, poiché la fisiologia umana non è cambiata nel corso dei millenni. Col vegetarismo si sopporta meglio il freddo: l’apparente riscaldamento provocato da carne e alcol è momentaneo e seguito da un raffreddamento che richiede un nuovo ricorso alla carne e all’alcol.
9) L’intelligenza o lo sviluppo del cervello non derivano né dal consumo di carne o di cereali, ma dall’uso del cervello. Anzi, la carne intossica il sangue e i cereali richiamano nell’apparato digerente molto sangue, sottraendolo al cervello. Infatti, i grandi geni, a cominciare da Einstein, erano vegetariani.
10) Quando si cambia alimentazione per passare al crudismo si perde peso e forza, perché si eliminano sostanze tossiche e i liquidi in eccesso trattenuti dall’organismo per diluirle. Bisogna pazientare finché il peso non si stabilizza. Solo allora sarà opportuno cercare di acquistare peso facendo esercizi con i manubri e i bilancieri varie volte la settimana, quando se ne ha voglia.
11) Si possono fare cure disintossicanti consumando preferibilmente uno solo dei seguenti alimenti: arance, pomodori, lattughe, limoni, mele, sedano, pompelmi, uva, cavolo, mandarini, cocomeri, cetrioli, fragole, melone, carote.
12) La medicina ufficiale e soprattutto la naturopatia attribuiscono le malattie alle carenze. La prima prova a combatterle somministrando farmaci, mentre la seconda ricorre ad alimenti naturali, ma entrambe solitamente falliscono, poiché spesso la causa è nell’incapacità di digerire o di assimilare le sostanze presenti negli alimenti.
13) I formaggi causano molti danni e malesseri, per la loro concentrazione e la difficoltà di digerirli. A Mosséri causavano uno stato di tensione che impediva un vero sonno ristoratore, mancanza di concentrazione, depressione, assenza di fame, bocca amara al risveglio, feci lente a venire, dolore agli occhi restando al sole più di un’ora. Egli consigliava di usare la panna liquida anziché il formaggio grattugiato sulle crudità.
14) Lo zucchero causa una stimolazione che è seguita da una depressione, Esso sottrae al corpo vitamine, sali minerali, ecc. causa influenza, febbre, mal di testa, carie dentaria, anchilosi, saldatura delle giunture (capitolo 43).
15) La teoria delle calorie non è valida poiché, da un lato ignora il lavoro mentale che consuma pochissime calorie, pur stancando molto. Dall’altro lato, gli alimenti ricchi di calorie sono poveri di vitamine e altri micronutrienti, sicché portano al deperimento0 e alla morte, mentre il latticello - che è povero di calorie - consente il recupero della salute.
16) Pane, pappe, fette biscottate (ossia i cereali in genere) favoriscono il rachitismo, la tubercolosi, le malattie catarrali (raffreddore, bronchite, polmonite, asma, sinusite, e quelle reumatiche (reumatismo, artritismo, lombaggine, sciatica, gotta, poliartrite, spondilite anchilosante).
17) Si può cambiare il vecchio regime con uno nuovo di colpo, senza sostituire gli alimenti più dannosi con altri.
Oppure ricorrendo temporaneamente ad alimenti meno dannosi che saranno abbandonati in seguito.
18) Contrariamente a quanto fanno i naturopati, secondo l’igienismo non esistono alimenti specifici per una data malattia, poiché essi sono scomposti dal corpo nei loro nutrienti che entrano nel sangue che li porta a tutte le cellule.
19) Le carie dentarie non sono dovute alla mancata pulizia dei denti ma agli alimenti come cereali, zucchero, miele, proteine che acidificano il sangue, sicché l’organismo ruba il calcio ai denti e alle ossa per neutralizzare tale acidità. Infatti i popoli primitivi - ancora presenti sulla Terra e che mangiano cibi naturali, crudi e freschi - hanno denti perfetti. Le piccole carie dentarie possono essere riparate migliorando l’alimentazione. Non è saggio, secondo Mosséri, avere troppa paura degli amalgami al mercurio come causa del mal di testa che più spesso è causata da cattive abitudini come l’abuso di caffè, tè, alcol, fumo, ecc. Inoltre, v’è una notevole quantità di mercurio anche negli alimenti. Specialmente nel pesce, come il tonno.
20) E’ opportuno mangiare prima gli alimenti più acquosi, così non portano via, né diluiscono i succhi digestivi secreti per digerire gli alimenti più concentrati.
21) Gli alimenti che producono un effetto immediato sono da evitare come un veleno (caffè, carne e altri cibi animali, zucchero cioccolato, medicinali, alcol, tabacco, ecc.). Ciò vale in buona misura anche per gli alimenti concentrati. Essi producono l’effetto opposto nel lungo periodo per la legge di Lindlhar: "tutto ciò che è introdotto nel corpo o entra in contatto con esso occasiona nel tempo un’azione doppi e contraria. La prima è attiva, la seconda è reattiva e somiglia ad una sinusoide" e, quindi, più eccita in un primo momento, più deprime in seguito o viceversa (cap. 32). La nutrizione perfetta, pertanto, è quella che non produce stimolazione né depressione.
22) Mosséri non raccomanda la semplice riforma alimentare della naturopatia, la quale consiste nell’utilizzo di pane integrale al posto del pane bianco e simili, ma in una vera rivoluzione consistente nell’abbandono completo dei cereali, dei cibi di origine animale - senza sostituirli con le "noci varie" - e delle leguminose e dell’adozione al loro posto di frutta e verdure, salvo al più conservare lo yogurt naturale e i formaggi freschi a pasta cotta. Rifiuta anche i condimenti forti come nocivi (mostarda, pepe. sale, timo e altri). Evita inoltre i grassi o li limita a piccola quantità poiché rallentano la digestione e affaticano il fegato. Consiglia di sopprimere l’ossicocco, il rabarbaro, gli spinaci, i lieviti, i funghi, le barbabietole, le banane, crude e fresche, l’aceto, i frutti verdi, lo zucchero e i suoi surrogati, l’albume d’uovo.
Consigli di non mangiare quando si è stanchi o malandati e di non mescolare i frutti con le crudità e gli alimenti cotti.
23) Mangiare poche varietà di cibi in un pasto, per non complicare la digestione e non cadere nella bulimia
QUI COMINCIA IL RIASSUNTO DEL LIBRO MENZIONATO ALL’INIZIO.
Cap.1 ASCOLTATE LA VOSTRA VOCE INTERIORE
LA VERA FAME E LA FALSA FAME
La falsa fame consiste in sensazioni moleste, come mal di testa, sensazione di crampi sgradevoli nello stomaco, la debolezza, il sentirsi stanchi, le vertigini, i gorgoglii addominali, la sensazione di vuoto o di morsi nello stomaco - tutti questi sintomi non sono segni di fame, ma di malattia, segni di eliminazione. La vera fame è accompagnata da una fortissima sensazione dietro la bocca, che talvolta si estende alla faringe superiore, dietro il naso. La gola è aperta.
E’ raccomandato di attendere un’ora o almeno mezz’ora prima di mangiare, poiché se si tratta di una falsa fame essa sparirà, mentre la vera fame è persistente e si rafforza. Se, però, ci si sente venir meno, allora si tratta di denutrizione e bisogna mangiare subito e riposarsi.
LE TRE TAPPE DELL’ISTINTO NUTRITIVO
1) Attendere la vera fame prima di mangiare. Ciò consentirà di gustare assai meglio il cibo, senza spezie forti e condimenti nocivi e di evitare la bulimia, poiché quando arriva la vera fame lo stomaco si contrae.
2) Scegliere il cibo secondo la voglia del momento e l’odorato.
3) Inoltre, bisogna mangiare solo quanto basta per placare la fame ed evitare in ogni caso di rimpinzarsi.
La digestione dura qualche ora nello stomaco e poi altre 18 ore o più nell’intestino.
Durante tutto questo tempo e non solo mentre si è a tavola occorre non avere una forte contrarietà, uno choc emotivo violento o una paura improvvisa e intensa, altrimenti si ha una diarrea, anche l’indomani (a volte all’improvviso) anche se non si è mangiato niente nel frattempo.
Cap.2 DEVIAZIONE DELL’ISTINTO NELL’UOMO E NELL’ANIMALE
L’istinto nutritivo si è sempre più pervertito nel tempo. Un po’ ciò è avvenuto anche negli altri animali, sicché anche nella natura selvaggia il cancro è diffuso e parecchi animali soffrono d’ipertensione, d’indurimento delle arterie, di reumatismo e di numerose altre malattie, certe parti sono atrofizzate al punto di diventare semplici vestigia, mentre altre parti si sono ipertrofizzate fino all’acromegalia, precocità, disarmonie, gigantismi, mostruosità, parassitismi, degenerazioni e altre anomalie che mostrano a qual punto il regno animale si è allontanato dalle norme di comportamento.
Noi umani siamo fieri di avere una grande statura, ma il gigantismo nascente è uno sviluppo patologico indesiderabile ed è accompagnato da numerose stigmate di anomalie crescenti, quali la carie dentaria, i tumori, i cancri, le nevrosi, ecc.
Sia che si mangi troppo o poco si va incontro alla denutrizione.
Mosséri ritiene che gli alimenti illegittimi siano la causa principale della degenerazione umana.
Man mano che il regime diventa sempre più carnivoro, la degenerazione aumenta e si accelera. Lo stesso per il bambino nutrito con eccesso di alimenti azotati. Egli cresce più in fretta ma male. Diviene precoce, la sua pubertà arriva presto. Invecchia presto e muore anzitempo, roso dalla malattia.
In agricoltura, le colture forzate con concimi chimici azotati producono alimenti più grossi ma malsani. I grossi pomodori, le grosse carote non hanno il gusto perfetto degli alimenti normali, coltivati senza abuso di fertilizzanti chimici azotati.
COME DETERMINARE L’ALIMENTAZIONE IDEALE?
Per determinare quali sono gli alimenti specifici per l’uomo, invece di attenersi all’istinto, spesso sviato e sregolato, è più sicuro studiare la tavola di Anatomia e di Fisiologia Comparate che mostra qual è il posto dell’uomo tra gli animali della terra, e quale dovrebbe essere la sua alimentazione. Da essa risulta che l’uomo è un animale frugivoro, cioè mangiatore di frutti, compresi quelli dell’orto (zucchine, melanzane, ecc.).
L’alimentazione originale è quella che era seguita dagli uomini preistorici, mentre l’alimentazione specifica è quella destinata alla specie.
Infatti, l’alimentazione originale doveva tener conto delle circostanze difficili della vita di allora: penuria alimentare cronica a causa del freddo, del calore, dei conflitti tra clan e tribù, delle rapine, dell’impossibilità di conservare gli alimenti, di un’agricoltura primitiva e carente, della mancanza d’igiene, ecc.
I carnivori hanno degli intestini cortissimi affinché la carne non soggiorni a lungo nel loro ventre, visto che essa si putrefà rapidamente col calore e l’umidità interni. I carnivori hanno artigli per uccidere e dilaniare la loro preda. Essi hanno una pelliccia e un grande fegato per eliminare le tossine della carne.
Per contro gli erbivori hanno intestini molto lunghi e un fegato piccolo.
L’alimentazione originale dell’uomo preistorico è superiore a quella dell’uomo moderno, ma non rappresenta l’ideale. Al contrario, l’alimentazione specifica è l’ideale previsto dalla Natura stessa. Un ideale verso il quale tendere.
Se gli animali hanno l’istinto meno depravato del nostro, non è una ragione per imitarli in ogni punto.
La dietetica non riguarda soltanto i malati, ma anche le persone che vogliono vivere sanamente e cercano un’igiene di vita.
Cap.3 LA BULIMIA
La bulimia è la ricerca della sazietà quando essa non è raggiunta con una quantità normale di nutrimento.
C’è l’aspetto psicologico e l’aspetto fisico.
Gli igienisti sono gli esperti, i consiglieri e i professionisti. Gli igiefili sono colpevoli di mangiare troppo, e troppo spesso, poiché essi non hanno appreso che è un errore riempirsi di nutrimento, quando il corpo non è pronto a digerire e assimilare.
Essi mangiano troppo e senza avere fame, poi si sorprendono di ammalarsi.
Questa situazione è disgraziatamente molto corrente e perfino quasi generale tra gli adepti dell’igienismo ed è dovuta al mangiare senza attendere la fame, per di più prendendo ogni giorno la cassia come purgante, oppure mangiando troppe noci varie (si intendono con questa espressione anche le diverse specie di semi), che sono indigeste e vengono espulse il giorno dopo insieme a feci voluminose. Allora le cellule gridano alla carestia ed essi diventano bulimici.
Il criterio che indica se si è sulla buona strada o no è lo stato delle feci che devono essere formate, senza odore e in piccola quantità e che non sporcano. Le feci putride indicano che si soffre di indigestione.
Cap.4 ORARI DEI PASTI
Colui che adotta il regime igienista comincia, con la migliore volontà del mondo, a modificare le sue abitudini alimentari, utilizzando alimenti facili da digerire come i frutti e gli ortaggi crudi o cotti. Allora, una o due ore dopo un tale pasto igienista, il soggetto sente lo stomaco vuoto, lo interpreta per fame, e magari si getta su tutti gli alimenti proibiti consumandone delle quantità abbondanti.
Invece, bisogna mangiare di nuovo, anche se il numero dei pasti raggiunge i sette al giorno, a condizione di attendere ogni volta la fame. Ciò rimedia anche alla bulimia.
FINITE LE ORE FISSE DEI PASTI
Non mangiare unicamente perché è l’ora del pasto. E nemmeno saltare un pasto, ma attendere la fame. Anzitutto, se si è occupati quando si sente l’inizio della fame, non vi si presta attenzione.
Per ciò che riguarda le persone molto emaciate e in stato di denutrizione, le prime sensazioni della fame si accompagnano con una sensazione di debolezza estrema e a un sentirsi venir meno. Queste persone devono mangiare qualcosa subito e prevedere un alimento in tasca, nel caso in cui fossero fuori casa. Per esempio le signore possono mettere nella loro borsa, alcuni fichi o datteri per il caso di bisogno.
NON SI DEVE MANGIARE LA NOTTE
Non si deve mangiare la notte, salvo il caso di fame durante un digiuno o per le persone in stato di denutrizione, consumando un frutto non acido.
La digestione stomacale non può effettuarsi correttamente la notte. In effetti, tutti i muscoli del corpo la notte si rilassano, compresi quelli dello stomaco. Ne segue che lo stomaco non può impastare energicamente gli alimenti assunti la notte. Lo stesso per le ghiandole che devono secernere i succhi digestivi e che sono in riposo la notte, la quale è fatta per il catabolismo e l’eliminazione, mentre il giorno è fatto per l’anabolismo e la digestione.
La fame infine può manifestarsi molto presto la mattina, o parecchie ore dopo il risveglio. Bisogna attendere prima di mangiare. In quel momento si possono selezionare gli alimenti con l’odorato.
Cap.5 LA COTTURA INDEBOLISCE IL POTERE DIGESTIVO
Molto tempo fa, giusto all’inizio del ventesimo secolo, tutti erano spaventati dall’idea di mangiare delle crudità, delle verdure e si pensava di rischiare di cadere ammalati a causa dei germi.
Graham, invece, diceva che la cottura riduce il valore degli alimenti, poiché vitamine, enzimi, sali minerali biologici, sapore, aroma, odore naturale si perdono interamente o quasi nella cottura. Inoltre essa indebolisce il potere digestivo e le funzioni degli organi. Lo stomaco è un muscolo e gli intestini sono tappezzati di muscoli circolari per muovere il bolo alimentare. Allora quando gli alimenti sono cotti, questi organi si indeboliscono per mancanza di lavoro.
LE MIGLIORI SORGENTI DELLA VITALITA’
L’uomo dovrebbe reperire le fonti della vitalità, le più ricche che la Natura mette a sua disposizione, e utilizzarle appropriatamente. Dovrebbe cercare, per sé stesso e per i suoi figli, le migliori sostanze nutritive, non di seconda scelta, né destinate alle altre specie, ma che siano ben specifiche a lui.
L’uomo non ha bisogno di fabbricare il suo nutrimento, poiché esso è stato fabbricato per lui dalla Natura. I prodotti naturali, quali la Natura ce li offre, racchiudono tutte le sorgenti della vitalità e tutti i mezzi di resistenza alle cause patogene. Non c’è bisogno di vaccini nefasti e totalmente inutili. Infatti, nei frutti freschi, nelle crudità e negli ortaggi, si trovano tutti i sali minerali, tutte le vitamine, enzimi adeguati, oligoelementi biologici (non chimici), proteine sufficienti e di eccellente qualità e tutte le altre sostanze, necessarie alla crescita, allo sviluppo del corpo. Quando si mangia crudo, gli alimenti conservano tutte le virtù, che non soltanto ci proteggono dalle cause morbigene, ma in più ci procurano la gioia di vivere e la felicità. Essi sviluppano il vigore fisico e conferiscono agli organi sessuali il potere di dare una progenie perfetta.
Non si può fortificare un muscolo indebolito, rifiutandosi di utilizzarlo. Se gli organi della digestione sono stanchi, bisogna dare loro un DIGIUNO, invece di occuparli con alimenti poco utili.
Gli alimenti che contengono tutti gli elementi di una nutrizione superiore, sono gli alimenti specifici, freschi, verdi, completi, naturali, mai lavorati quali quelli usciti da una fabbrica, né raffinati, scaldati, cotti, conservati, surgelati, congelati o preservati.
Le ricerche hanno dimostrato che gli enzimi esistenti negli alimenti sono indispensabili al corpo, e che essi sono la fonte degli enzimi animali.
Sventuratamente quando si sono mangiati dei pasti cotti tutta la vita e la salute ne è rovinata, è difficile fare marcia indietro e ritornare alle crudità. Bisogna svezzarsi e stabilire tutto un programma.
BENEFICI DELL’ALIMENTAZIONE CRUDA
1) Le crudità fortificano il potere digestivo.
2) Con le crudità, si estrae il massimo dal minimo di sostanze nutritive. L’energia degli organi è così economizzata. Il grande igienista Shelton stimava che basterebbe la metà degli alimenti cotti a mantenere la vita, se solo fossero mangiati crudi.
3) Gli alimenti crudi non fermentano altrettanto velocemente come quelli cotti.
4) Gli alimenti crudi possiedono le loro vitamine, enzimi, sali minerali biologici, anche oligoelementi biologici, allo stato naturale.
5) Gli alimenti crudi sono vivi, mentre gli alimenti cotti sono morti o morenti.
6) Le crudità esercitano i denti, poiché esse esigono una masticazione laboriosa. Le gengive sono così fortificate.
7) La masticazione rende possibile l’insalivazione necessaria alla digestione.
8) Le crudità risparmiano ai denti i guasti imputati agli alimenti caldi.
9) Gli alimenti crudi racchiudono il giusto rapporto di materie nutritive rispetto agli scarti, rapporto al quale gli organi digestivi sono costituzionalmente adattati per il loro potere fisiologico.
10) Gli alimenti crudi fanno evitare la maggior parte delle mescolanze cattive.
11) La necessità di masticare le crudità ci permette di assaporarle al massimo, ciò che assicura l’adattamento appropriato dei succhi digestivi all’alimento assorbito.
12) L’abitudine di masticare e assaporare gli alimenti è un freno contro gli eccessi a tavola.
13) Gli alimenti crudi non sono avariati e denaturati come quelli conservati, salamoiati, imbalsamati, surgelati
14) Quando gli alimenti crudi sono avariati o insipidi, non si può camuffarli o mascherarli, come gli alimenti cotti, poi venderli come se fossero freschi e sani.
15) Il nutrimento crudo economizza tempo, lavoro, alimenti e denaro. Oggi si vendono piatti surgelati, ma essi contengono dei prodotti chimici e altro. Ogni volta che gli capitava di mangiarne, Mosséri si alzava la mattina dopo col mal di testa, lo spirito depresso, mancanza totale di concentrazione
In verità gli alimenti crudi sono i soli alimenti degni di questo nome poiché il loro stato biologico non è stato alterato dall’ossidazione e trasformato in composto chimico non considerabile come alimento poiché esso non è assimilabile dal corpo.
In realtà, il sole si incarica di cuocere gli alimenti sulle piante, meglio di tutti i cuochi del mondo.
I RAGGI ULTRAVIOLETTI
Secondo i lavori del dottor Bircher Benner gli alimenti crudi immagazzinano il sole, l’energia solare e anche i raggi ultravioletti, i quali sono tutti dispersi dalla cottura. Pertanto, il consumo di cibi crudi procura un vero bagno di sole, interno, indispensabile alla salute.
Cap.6 LE INTOLLERANZE PERSONALI
Nelle opere igieniste, si troveranno degli esempi di menù. Ad ogni modo non sono che indicazioni generali, che non hanno la pretesa di essere destinate, uniformemente, a tutti, senza distinzione.
Non si possono applicare tali menù, ciecamente, senza commettere degli errori.
In questo breve capitolo saranno date indicazioni utili, che serviranno a mostrare in che modo il problema deve essere risolto.
Per le intolleranze personali che si potranno avere, è augurabile l’opinione di un pratico esperimentato o di parecchi, non di un medico.
I FRUTTI
Ci si può certamente nutrire di frutti tutto l’anno, e di nient’altro, ma chi non è sano, dopo un periodo inziale di euforia e di iperattività, diventerà nervoso, perderà peso, energia, sonno perché il corpo si è acidificato.
L’unico rimedio igienista a questa stato di cose è il riposo. Il riposo permetterà all’organismo di eliminare adagio e di rimettersi. Interrompere qualunque sforzo muscolare per un poco di tempo, dormire più a lungo, rilassarsi il più possibile e in capo a qualche settimana l’eliminazione sarà terminata e le energie saranno di nuovo disponibili. Ciò non ha niente a che fare con le intolleranze personali.
LE CRUDITA’
Le persone con intestini delicati saranno disturbate dal consumo di intere ciotole di crudità. Esse ne risentiranno nervosismo, sogni la notte, colite, costipazione, irritazioni, ecc. Esse dovranno consumare le crudità più coriacee in forma di succo per mezzo di una centrifuga: succo di carote, di finocchio, di sedano coste, ecc. I succhi di ortaggi in quantità minima ma regolare sono benefici a tutti. Un bicchiere o mezzo bicchiere il giorno, secondo gli individui.
LE INTOLERANZE PERSONALI.
Le persone troppo emaciate, troppo nervose, ulcerose, non possono consumare molti frutti, senza inconvenienti, soprattutto il gruppo degli agrumi (arance, pompelmi, mandarini, limoni, clementine). Il loro potere di ossidazione degli acidi liberi, contenuti nei frutti acidi, è troppo limitato perché essi possano trarne beneficio. Essi dovranno limitarsi a mezza arancia per volta, per cominciare, senza privarsene totalmente. Essi potranno completare con dei frutti meno acidi, come le mele, le pere, ecc.
D’altra parte, dei pasti ripetuti e consecutivi di frutta, introducono troppi acidi nel corpo e guastano la composizione chimica del sangue e degli umori. Bisogna preferire loro il digiuno ad acqua o un regime di eliminazione, alternando frutta e ortaggi.
Notare infine, che i frutti acidi devono essere evitati la notte da tutti, altrimenti disturbano il sonno.
IL PRINCIPIO GUIDA
Bisogna rispettare eventuali intolleranze personali verso alcuni alimenti: le arance, il cavolo, il cetriolo, il peperone verde, le fragole, ecc. senza per questo, cadere negli alimenti proibiti come il pane, il riso, la carne. Tali intolleranze spariranno col miglioramento della salute e soprattutto dopo una cura di digiuno.
IL POTERE DIGESTIVO
Ma ci sono infine le persone che hanno abusato di medicine e che non digeriscono più niente.
Il principio generale che deve guidarci nell’alimentazione è il seguente:
bisogna mangiare secondo i propri bisogni
e secondo il proprio potere digestivo,
ma possono essere commessi degli errori in buona fede poiché le insidie sono numerose.
Cap.7 QUANTO TEMPO PER AVERE UNA SALUTE PERFETTA?
Secondo il proprio stato di salute, il tempo necessario per rigenerare e acquistare una salute radiosa va da alcuni mesi a parecchi anni di pratica assidua, col minimo di scarti.
Il menù ideale comporta degli alimenti interamente crudi, frutta, ortaggi e verdure e nient’altro, ma non si può dall’oggi al domani abbandonare gli alimenti cotti ai quali ci si è abituati dalla più tenera infanzia, senza provare delle frustrazioni.
E’ meglio mangiare un poco di ortaggi cotti che fare delle deviazioni molto nocive, derivanti dalle frustrazioni di un regime interamente crudo.
Le persone hanno tendenza a pensare che sono in buona salute se esse non hanno gravi problemi di salute, se non sentono dolori, malesseri, e se provano benessere, vigore e una buona resistenza, ma l’uomo veramente sano è l’uomo felice, radioso e che manifesta una gioia di vivere. Egli cade raramente ammalato, ciò ad ogni modo non dura a lungo. Egli ha una riserva abbondante di energia.
La persona muscolosa, atletica, non possiede necessariamente la salute; può avere il fegato malato, i reni malandati e gli intestini guastati.
Una donna in buona salute partorirà senza dolore e non avrà mestruazioni, come tutte le altre femmine selvatiche, nella natura. (Non bisogna confondere ciò con la mancanza di mestruazioni delle donne in cattiva salute). Mosséri aveva conosciuto parecchie donne in perfetta salute che non avevano mestruazioni.
Cap.8 IL FREDDO, LA CARNE, IL VINO E GLI ALIMENTI ESOTICI
IL CLIMA
Alcuni riabilitano la carne e il vino per difendersi dal freddo. Mosséri rispondeva che:
LA NOSTRA FISIOLOGIA NON E’ CAMBIATA
Anche se le condizioni esterne del clima cambiano, la nostra anatomia e la nostra fisiologia non sono cambiate per adattarsi ad altri tipi di nutrimento: non ci è cresciuta una pelliccia per difenderci dal freddo, le unghie non si sono trasformate in artigli, i succhi digestivi non dono cambiati.
NON SI PUO’ CAMBIARE IL MOTORE DEL CORPO
Col medesimo motore non si può cambiare la velocità massima.
Se noi mangiamo un altro tipo di alimenti, diverso da quello che ci fu destinato specificamente all’origine, dalla Natura o da Dio, allora noi andiamo verso l’usura rapida del nostro corpo e l’accumulazione della tossiemia. Ora, questa tossiemia è la vera causa fondamentale di tutte le malattie.
Quelli che vivono in un freddo intenso e che non possono proteggersene, devono subire le conseguenze di quel clima che non è fatto per l’uomo. Altrimenti il rimedio sarà peggiore del male.
Del resto, i sobri e i vegetariani resistono meglio contro il freddo. Col vino e la carne, addio immunità naturale.
IL SISTEMA VASCOLARE
In una persona in buona salute i muscoli circolari che circondano i vasi sanguigni si contraggono, il sangue si ritira verso l’interno e ciò impedisce qualsiasi dispersione di calore. Non è così presso i malsani che bevono vino e mangiano carne, pane, ecc.
Quando si è soppresso il pane, la carne e il vino, ci si può esporre nudi a una temperatura di -10° C. senza raffreddarsi. D’altra parte, il calore provocato dalla carne o dal vino è seguito da un raffreddamento, di modo che occorre sempre continuare a mangiare carne e a bere vino, per la legge di Lindlahr, la quale afferma che tutto ciò che è introdotto nel corpo produce due effetti opposti. Ad esempio più una sostanza stimola sul momento, più deprime nel prosieguo.
Dal momento in cui il bisogno si fa sentire, si scatena la fame, allora si mangerà di più quando fa freddo che quando fa caldo. La Natura ha previsto tutto. Non c’è bisogno di lambiccarsi il cervello. Non avete mai notato che il calore tronca l’appetito?
I FRUTTI ESOTICI
Secondo Mosséri, sono alimenti eccellenti quantunque non siano coltivati sul posto.
In nome di che cosa manghi e ananas in Francia diventerebbero malsani, quando se si prende un aereo e si va in Egitto o in Brasile ci è permesso di mangiarli? (N. d. T.: Forse si può obiettare che una volta il commercio internazionale era ridottissimo e sono sopravvissuti per il principio di Darwin gli uomini più adatti agli alimenti del luogo, i quali non sono perfettamente identici a noi. In tal caso quegli alimenti saranno inadatti a noi, anche se ci recassimo nel luogo di produzione).
Cap.9 L’INTELLETTO
Alcuni autori affermano che l’uomo ha sviluppato il suo cervello grazie alla carne o ai cereali.
L’argomento che il lavoro mentale aumenti i bisogni del corpo in proteine, secondo Mosséri, deriva da pura fantasia.
D’altra parte si conosce la lista dei geni e dei grandi intellettuali, che erano tutti vegetariani. Einstein era vegetariano. Ciò riduce a nulla, per esperienza vissuta, l’idea che la carne sia necessaria allo sviluppo ottimale del cervello.
Al contrario, il consumo di carne intossica il sangue che dovrebbe restare puro, per poter nutrire in modo adeguato il cervello.
A loro volta i cereali sono difficili da digerire e costringono il sangue a ritirarsi dal cervello e ne ostacolano lo sviluppo, in confronto alla frutta dolce.
Alla pari dei muscoli, il cervello umano si è potuto sviluppare con l’uso, senza che il nutrimento azotato (le proteine) c’entri qualcosa.
Cap.10 LE ALGHE
Oggi si vanno a cercare alimenti anche in fondo al mare, come se non ve ne fossero abbastanza sulla terra. Evidentemente è una questione di denaro. Se si può vendere della polvere di pimpirimpi, a prezzo elevato, perché vendere frutti volgari e comuni a basso prezzo?
Un alimento deve soddisfare parecchie condizioni perché sia considerato come tale:
- essere gradevole all’odore;
- essere gradevole alla vista;
- essere gradevole al gusto;
- essere commestibile allo stato naturale, senza alcuna preparazione.
Ora, le alghe non soddisfano alcuna di queste condizioni. Esse sono, allo stato naturale, semplicemente schifose. Si attribuiscono loro un mucchio di vitamine e di sali minerali. E’ l’inganno della pubblicità, poiché dopo la loro cottura industriale, non ne resta granché.
Cap.11 SI PUO’ CONSIGLIARE IL MEDESIMO MENU’ A TUTTI?
Si pensa correntemente che ciò che è conveniente a una persona, potrebbe non convenire a un’altra. Si dice perfino che ciò che è un alimento per l’uno, è talvolta un veleno per l’altro.
Tra i critici contemporanei più moderati di Graham, certi dicevano che egli ha scritto logicamente, sulla scienza della Vita, che egli ha stabilito delle regole molto adatte a certe costituzioni, ma che egli formulò un regime unico per tutta la razza umana.
Perfino le riviste agricole presero posizione contro Graham, mentre esse non applicavano i medesimi ragionamenti per i loro animali.
Infatti, non dicevano che le vacche o le pecore sono talmente differenti le une dalle altre, che occorra nutrirle differentemente. Perché gli uomini sarebbero talmente differenti gli uni dagli altri al punto che occorra dare la carne agli uni e i cereali agli altri?
RISPOSTA DEGLI IGIENISTI
Gli igienisti replicarono dicendo che la Natura ha assegnato a ciascuna specie un nutrimento specifico, secondo la sua anatomia e la sua fisiologia, affinché essa possa trarne il massimo vantaggio dal punto di vista della sua nutrizione.
SIAMO TUTTI UGUALI?
Un solo uomo nei principi organici della sua costituzione, e nella sfera d’azione delle principali leggi fondamentali, dalle quali la vita è regolata, un solo uomo è il tipo di tutta la razza.
Le differenze speciali, che sono in verità insignificanti, e soprattutto patologiche, sono sottomesse alla grande uniformità. Queste diversità non colpiscono in alcun modo i grandi costituenti, che appartengono a tutti. Essenzialmente e in tutti gli elementi di eccellenza, fisica, mentale e morale, tutti gli uomini sono uguali.
Infatti, ciò che mantiene la vita presso un uomo, manterrà la vita anche presso un altro, e ciò che uccide, o tende a uccidere un uomo, ucciderà o tenderà a uccidere anche un altro uomo.
E’ evidente che il sonno è indispensabile a tutti, ma che bisogna seguirlo secondo il bisogno di ciascuno. Certe persone hanno bisogno di dormire dieci ore per notte mentre ad altri ne bastano quattro o cinque ore soltanto. Ciò non smentisce la regola che il sonno è necessario a tutti.
Lo stesso per gli alimenti.
LE INTOLLERANZE PERSONALI
Le intolleranze personali non sono dunque che dei difetti, che non rimettono in causa la dietetica fondamentale, specificamente destinata a tutta la razza umana.
Così per esempio certe persone non sopportano troppi frutti acidi (fragole, agrumi, ecc.), visto che sono esse stesse acidificate da un’alimentazione malsana. Dopo un cambiamento del nutrimento queste persone potranno mangiare dei frutti acidi, senza esserne disturbate. Ma provvisoriamente, esse dovranno evitare certi alimenti.
Coloro che sono allergici a tale o tal altro alimento, farebbero meglio a incriminare una cattiva combinazione, piuttosto che l’alimento stesso.
Coloro che non sopportano le crudità, cioè coloro che hanno gli intestini resi fragili dai medicinali, non potranno introdurle che a poco a poco, cominciando con i succhi.
Cap.12 L’INSALATIERA E I COMPLEMENTI
LA TABELLA DELLE VITAMINE E’ INGANNATRICE
Quando ci viene mostrato, in una tabella, il tenore in vitamine di ciascun alimento, è errato credere che tutte queste vitamine entrino nel corpo. L’uso della grattugia, la masticazione, soprattutto la cottura distruggono buona parte delle vitamine che così non entrano nel nostro corpo.
Allora per ridurre il più possibile questa distruzione, bisogna servire gli ortaggi interi o, almeno, tagliarli in grossi pezzi.
Inoltre, bisogna stare attenti ai prodotti che si ritiene compensino la carenza dei nostri pasti. Questi prodotti dell’industria alimentare (vitamine, lieviti, oligoelementi, magnesio, ecc.) sono artificiali e senza valore. I rimedi sono degli inganni, poiché i trattamenti sintomatici non valgono niente.
Molto meglio, e più semplice, il consumo delle crudità. Una migliore nutrizione con meno denaro, meno tempo e meno sforzo per la preparazione. Ecco i vantaggi di un’alimentazione cruda.
Se non desiderate abbandonare completamente certi alimenti cotti, come le patate, prendeteli, ma fate in modo che il vostro menù comprenda, almeno, tre quarti di alimenti crudi.
L’insalata e le crudità possono essere consumate con ciascun pasto cotto, o poco prima come aperitivo, e in quantità sufficiente.
NEL REGNO ANIMALE
Dovunque nella Natura, il bisogno di assorbire delle verdure è evidente: i cavalli, i granivori, le lumache, i vermi, gl’insetti, i gorilla, le scimmie mangiano tutti delle verdure,
Anche l’uomo ha bisogno, ogni giorno, di verdure, Non di due foglie di lattuga, di mezzo pomodoro o di un piccolo ravanello rosa, ma di un’insalatiera intera, ben fornita.
I COMPLEMENTI INDUSTRIALI
I frutti e le crudità contengono tutte le vitamine e tutti i sali minerali indispensabili e hanno ristabilito dei malati ritenuti incurabili dai medici, visto che non guarivano con i complementi industriali. Questi sono artificiali e inutili e sono eliminati dal corpo.
Anche i naturopati sono caduti nel tranello, facendo gli affari delle industrie farmaceutiche o dietetiche.
1) L’insalata deve essere composta da vegetali freschi, senza cetriolini sott’aceto, sardine, salmone, patate, vivande conservate sotto sale, il tutto accomodato con maionese, aceto, sale e spezie piccanti.
Le parti esposte al sole sono le migliori.
Il sedano verde è preferibile al bianco. Tuttavia certe parti verdi della pianta sono spesso troppo dure e rugose. Allora ci si accontenterà delle parti meno verdi o bianche. Si può mangiare tutto.
Le lattughe, le scarole, le lattughe ricce, le foglie di quercia (è una lattuga con foglie allungate e tagliate irregolarmente, N.d.T.), il sedano, i pomodori, i cetrioli, i peperoni dolci, ecc. sono eccellenti. Si possono aggiungere di tanto in tanto dei navoni crudi grattugiati, prezzemolo, cipolle sminuzzate la vigilia, olive nere, cavolo a fettine, cavolfiore, ma in piccole quantità poiché essi sono amari o piccanti.
2) Lavate rapidamente gli ortaggi senza metterli in ammollo
Le crudità asperse con prodotti chimici vanno pelate.
Le foglie verdi saranno lavate rapidamente, sotto il rubinetto, poi strizzate. Le prime file andranno gettate, a causa dei trattamenti chimici che esse hanno subito, durante la loro coltivazione.
I cetrioli, i peperoni rossi o verdi, le fave verdi con i baccelli, non devono essere pelati, ma accuratamente strofinati sotto il rubinetto con una spazzola.
Le carote avranno bisogno di essere pelate, poiché sono conservate nella sabbia che vi si incrosta fortemente, e che è impossibile togliere con la spazzolatura.
Le scorzonere saranno spazzolate sotto l’acqua con una spazzola dura. Si può anche pelarle.
In conclusione non lasciare mai le crudità in ammollo nell’acqua, poiché questa pratica fa loro perdere inutilmente vitamine e sali minerali.
Infine, se le crudità e le verdure non sono troppo sporche a vista d’occhio, le si potrà scuotere in un catino pieno d’acqua, invece di lavarle a una a una, o perfino non lavarle affatto per preservare i batteri utili.
3) Le crudità non devono essere schiacciate, sminuzzate, macinate, o grattugiate, salvo che per i denti fragili.
E’ bene evitare di grattugiare o centrifugare le verdure poiché ciò fa perdere tutta la vitamina C. Anche la masticazione ne fa perdere molta. Caso mai tagliarle in grossi pezzi.
Ciò detto, e malgrado tutto ciò, le crudità e i frutti contengono una sovrabbondanza di vitamine, che supera tutti i bisogni dell’organismo a condizione di avere un buon potere di digestione e assimilazione. Solo il digiuno può assicurare questo potere di assimilazione.
Mosséri tritava la noce di cocco, le carote e il sedano-rapa in un tritatutto o in una centrifuga.
4) Si possono mettere parecchi ingredienti nell’insalatiera.
Si possono mettere tre o quattro ingredienti nell’insalatiera o anche di più ancora. Shelton raccomandava di limitarsi a tre ingredienti, per poter cambiare ogni giorno ed evitare la monotonia dei pasti.
Ma ci si può mettere anche una decina di ingredienti differenti, se si rinuncia al cambiamento. Gli ingredienti più dolci attenueranno quelli che sono forti e piccanti ad esempio il cetriolo, il finocchio, le fave verdi coi baccelli, il peperone rosso dolce e i pomodori.
5) Riservate un’insalatiera per ciascuna persona.
Abitualmente si prepara un’insalatiera per tutta la famiglia. E’ insufficiente, occorre per ciascuno un’insalatiera intera, a meno di far seguire queste crudità da un pasto cotto, allora una piccola quantità sarà sufficiente.
6) Le insalatiere devono essere un festino per gli occhi.
Bisogna preparare con arte ciascuna ciotola di insalata. Non gettare tali e quali le crudità su un piatto. Quando io facevo così gettando in disordine le crudità nella ciotola i miei figli impiegavano un’ora per aggiustare la presentazione in maniera artistica, non mangiandola che dopo. Essi impiegavano meno tempo a mangiare l’insalatiera che a prepararla.
7) Non mettete alimenti acidi quando il pasto è farinaceo
Si sa che gli alimenti acidi distruggono la ptialina, che si ritiene scateni la digestione degli amidi nella bocca.
Bisogna dunque evitare di mettere pomodori o limone quando il pasto comprende delle patate o anche degli ortaggi cotti.
Tuttavia se si mangia pochissima insalata una mezz’ora prima del pasto amidaceo si può aggiungervi il pomodoro o il limone.
8) Le crudità che si possono mangiare allo stato naturale, non saranno condite.
Si comincerà, per esempio, col mangiare le crudità che si trovano gradevoli senza condimento.
9) I condimenti, permessi e proibiti.
In compenso, Mosséri amava sgranocchiare le carote e il sedano rapa con le olive nere.
CONDIMENTI PERMESSI
L’olio vergine di olive o di noci
Il limone, il prezzemolo
Lo yogurt senza zucchero
L’uva secca ammollata la vigilia
I fichi secchi ammollati la vigilia
La maionese senza mostarda né aceto
La cipollina
Le cipolle sminuzzate la vigilia
L’aglio sminuzzato la vigilia
La panna fresca o liquida
CONDIMENTI PROIBITI
Il pepe
La mostarda
L’aceto
Il sale
La salsa di pomodoro
Il miele e lo zucchero
Gli aromi (timo, ecc.)
LE QUANTITA’ DI CRUDITA’
Non si può mangiare un’insalatiera intera di crudità e in aggiunta trovare posto nello stomaco per gli ortaggi cotti.
Se si mangia un’insalatiera intera di crudità, ciò rappresenta un pasto leggero che riposerà lo stomaco.
Se si ha bisogno di saltare un pasto, l’insalatiera di crudità è un buon sostituto.
Mosséri mangiava pochissime crudità prima del pasto serale che era cotto.
Si mangerà un’insalatiera quando se ne avrà voglia, come pasto con un avocado o della frutta secca messa in ammollo la vigilia.
Cap.13 L’ESPERIMENTO DELLO ZOO DI SAN DIEGO
T. C. Fry (1927-1996), igienista americano, affermava che l’uomo è un frugivoro e, pertanto, dovrebbe mangiare solo frutta.
Riteneva di dimostrarlo con un esperimento durato tre mesi nello zoo di San Diego, in California, USA, Si era lasciata ai primati la scelta di mangiare frutta e verdure a volontà, di cui si erano messe a loro disposizione quantità abbondanti ed essi non avevano mangiato che frutta.
Secondo Mosséri ci si può limitare ad osservare che tutti gli alimenti che hanno un fiore possono essere considerati frutti dal punto di vista botanico: i cetrioli, i pomodori, i peperoni, le zucchine, ecc.
Cap.14 CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
-----------------I FRUTTI
ACIDI----------------------------SEMIACIDI
Ananas--------------------------Mele golden
Limoni---------------------------Pere dolci
Arance--------------------------Ciliegie dolci
Pompelmi-----------------------Uve dolci
Mandarini----------------------Prugne dolci
Fragole--------------------------Kaki
Ciliegie inglesi------------------Albicocche dolci
Granate acide------------------Fichi freschi
More----------------------------Manghi
Uve acide-----------------------Nespole
Prugne acide
Albicocche acide
Nettarine
Pesche
Lamponi
------------------I FRUTTI
DOLCI---------------------------NEUTRI
Datteri--------------------------Banane secche
Fichi secchi---------------------Banane cotte
Uve secche--------------------Canna da zucchero
Canna da zucchero-----------Melone
Prugne secche-----------------Cocomero
Banane secche
Banane cotte
------------------I VEGETALI
AMIDACEI (farinacei)-----SEMIAMIDACEI
Patate---------------------------Carote
Topinambur--------------------Cavolfiore
Rutabaga-----------------------Sedano rapa
Castagne
Cereali
Maccheroni
Pane
Pasta
Riso
Tapioca
VEGETALI NON AMIDACEI
(non farinacei)
Asparagi
Bietole
Broccoli
Carciofi
Cavolo
Cavolo di Bruxelles
Cetrioli
Fagioli verdi
Fave verdi (i baccelli)
Finocchi
Lattughe
Melanzane
Peperone dolce
Porro
Sedano coste
Zucchine
I GRASSI (o lipidi)
L’avocado
Il burro
I grassi vegetali
Il lardo
Le olive diverse
-----------------LE PROTEINE
--------------------------------------------------------
ANIMALI------------------------VEGETALI
Carne---------------------------Leguminose:
Pollo----------------------------piselli secchi, lenticchie
Pesce---------------------------fagioli bianchi, fave secche
Ostriche------------------------Ceci
Uova----------------------------Soia
Frutti di mare------------------------------------
Formaggi-----------------------Noci diverse:
’---------------------------------Mandorle
’---------------------------------Noci di Grenoble
’---------------------------------Arachidi
’---------------------------------Acagiù
’---------------------------------Pecan
’---------------------------------Pistacchi
’---------------------------------Noce di cocco
’---------------------------------Avocado
’---------------------------------Semi
----------------------------------Sesamo
’---------------------------------Nocciole
Cap.15 LE PIANTE TRASFORMANO IL CHIMICO IN BIOLOGICO
Il regno vegetale, in particolare le verdure e gli ortaggi, è la base di qualsiasi vita animale. Senza di esso nessuna vita animale sarebbe possibile, poiché solo le piante trasformano i prodotti chimici della terra, in prodotti biologici, utilizzabili dagli animali della terra.
Gli igienisti si nutrono direttamente di queste piante, mentre i carnivori le assorbono indirettamente, mangiando gli animali vegetariani, i quali si sono nutriti, loro stessi, di quelle stesse piante.
Infine i frugivori scartano le verdure che non hanno fiore, e si limitano alle altre, compresi i frutti.
LE VERDURE SONO PIU’ RICCHE
In generale le verdure sono più ricche di sali alcalini biologici che i frutti. Inoltre esse sono ricche di vitamine e racchiudono piccole quantità di proteine di qualità superiore.
L’esperienza e la sperimentazione hanno mostrato che l’aggiunta di piante verdi, orticole, a un’alimentazione di frutti e di noci varie migliora la nutrizione, ma andrebbe provata un’alimentazione senza le noci varie.
I GORILLA LE DISDEGNANO?
L’esperimento è stato fatto con i gorilla e gli orangutan. Essi potevano sostentarsi unicamente di frutti durante tre mesi, se ne avevano la possibilità. Essi disdegnavano le verdure, finché avevano a disposizione dei frutti. Resta da sapere se essi avrebbero continuato allo stesso modo tutto l’anno se ne avessero avuto la possibilità.
In breve, le piante orticole si sono rivelate sane per l’umanità, in mancanza di frutti disponibili. Gli archeologi ci dicono che i popoli dell’antichità si nutrivano di parecchie piante, a noi ignote. Esistono delle associazioni il cui unico scopo è quello di scoprire tali piante antiche e di farle rivivere.
I vegetali d’estate sono più ricchi di vitamine e di sali minerali come il calcio e il magnesio, di quelli coltivati d’inverno poiché i raggi solari sono più generosi d’estate.
Le parti verdi delle piante sono alcalinizzanti, perciò non sono confrontabili coi semi poiché questi sono acidificanti.
Gli animali nutriti di semi hanno bisogno anche di piante verdi, a pena di non potersi riprodurre o allattare i loro piccoli.
Perfino gli uccelli hanno bisogno di verdure, oltre alla loro razione di semi.
Le foglie verdi sono estremamente ricche in vitamina A, più di tutti i lipidi, burro, olio, ecc.
I germogli sono più benefici delle parti che hanno raggiunto la loro maturità. Essi sono più ricchi di vitamine e di sali minerali alcalini. Le cipolle e i cavoli sono migliori all’inizio della loro crescita. I cavoli vecchi spesso sono amari. Lo stesso è per le patate quantunque si pensi il contrario.
Le parti esterne sono più ricche perché esposte al sole. Le foglie periferiche della lattuga, del sedano, del cavolo sono superiori alle foglie bianche dell’interno, poiché i raggi del sole non penetrano all’interno delle piante.
Con la cottura, queste foglie esterne sono una fonte abbondante di minerali e di vitamine. Tutte le verdure abbondano di vitamina C. Lo stesso è per il cetriolo. I cavoli sono ricchi di vitamine B.
I piselli giovani e le fave verdi giovani, hanno una reazione alcalina (basica), mentre le leguminose invecchiate sono a reazione acida, come i piselli secchi e le fave vecchie.
A causa della loro reazione basica le piante dell’orto sono molto importanti per l’organismo, soprattutto malato.
Infatti, i malati non possono assimilare troppi frutti. Le piante dell’orto formeranno una transizione preziosa.
La carne, il pane, i dolciumi, i grassi, la pasta sono molto poveri in vitamine e in sali minerali biologici. Ecco perché essi sono devitalizzanti e demineralizzanti.
E’ un peccato che parecchie piante dell’orto, molto ricche di sostanze alimentari, racchiudano molto tannino, che rende il loro sapore inaccettabile allo stato crudo. Ma con la cottura si può gustarle e trarre beneficio dalla loro ricchezza.
COTTURA DELLE PIANTE DELL’ORTO
Bisogna cuocere il meno a lungo possibile, per non distruggere la totalità delle loro vitamine, enzimi, e per non trasformare i loro sali biologici, in sali chimici, inutili. Sarà dunque una semicottura che preserverà una buona parte delle sostanze vitali dell’alimento. Questo resterà consistente, non come una pappa molle. Dopo questa semicottura, bisogna che resti nella casseruola il minimo d’acqua, affinché gli ortaggi non brucino. Questo succo può essere bevuto. La cottura a vapore è troppo lunga, e il succo degli ortaggi è perduto nell’acqua abbondante che si getta.
La cottura più rapida, più sana e più pratica è quella che si fa in una pentola di ghisa nera, non smaltata.
1) Cominciare col mettere gli ortaggi coriacei, poi, al di sopra, quelli teneri con due o tre bicchieri d’acqua fredda. Mettere a fuoco vivo, da dieci a quindici minuti. Utilizzare un contaminuti, che si metterà in tasca.
2) Quando il contaminuti avrà suonato, versare il succo che si potrà mangiare prima del pasto. Gli ortaggi che possono essere mangiati crudi con piacere, non devono essere cotti. Tutti gli ortaggi che non si riesce a mangiare crudi, in quantità sufficiente, andranno cotti.
3) La cottura sarà appena sufficiente per volatilizzare le sostanze piccanti, come quelle che si trovano nel cavolo, nel cavolfiore, o l’asprezza dei carciofi. I porri e le bietole sono impossibili da mangiare allo stato crudo. Bisognerà cuocerli o abbandonarli, ciò che sarebbe un peccato, poiché il menù è già abbastanza austero così! Il ravanello crudo è troppo forte. Bisogna cuocerlo. Le carote, troppo dure quando sono vecchie, possono essere cotte. Le coste esterne, verdi del sedano coste, sono troppo coriacee per essere apprezzate allo stato crudo. Si cuoceranno. Lo stesso per le verdure del sedano coste. La scorza del sedano rapa è troppo dura: bisogna cuocerla.
ORTAGGI CORIACEI-------------ORTAGGI TENERI
(COTTURA LUNGA)------------(COTTURA RAPIDA)
Barbabietole a fette sottili------Carote tenere
Carciofi-----------------------------Cavolfiori
Carote dure------------------------Cavoli
Costa di bietola-------------------Cipolla
Foglie esterne del cavolo--------Fagioli verdi
e del cavolfiore-------------------Fave verdi con i baccelli
Rutabaga---------------------------Peperoni
Sedano coste----------------------Sedano rapa
.-------------------------------------Torsolo del cavolfiore
.-------------------------------------Zucchine
Quando i metodi agricoli saranno migliorati, tutti questi ortaggi, troppo forti o coriacei, potranno essere mangiati crudi. In Oceania e in America, il sedano coste è rigonfio, dolce, mentre in Francia, è magro, verde e poco gradevole da mangiare. In Egitto si coltivano delle carote color malva, che sono deliziose, zuccherine, e che si mangiano crude. In Francia le carote sono filamentose, dure, insipide, perfino quando sono biologiche.
I carciofi sono troppo acri per mangiarli crudi.
Il finocchio è molto gradevole crudo e non dovrebbe essere cotto.
La cipolla e l’aglio sono troppo forti crudi. Essi contengono l’olio di mostarda che è un veleno. Ma se sono cotti, fosse pure due minuti, questo olio volatile scompare e si può mangiarli con piacere come se fossero crudi.
Cap.16 OSTILITA’ DELL’AMBIENTE
Se vogliamo smettere di fumare o di rimpinzarci, tutto l’ambiente ci approva e ci aiuta.
Ma se vogliamo interrompere il caffè, il tè, il cioccolato, il vino, il pane, la carne e i formaggi, allora tutto il nostro ambiente si solleva contro di noi. Di conseguenza occorre non proclamare apertamente che si vuole cambiare regime, né esporre le proprie idee a tutti. Occorre anzitutto tastare il terreno prima di tentare di convincere tutti. Se la resistenza è troppo forte, e l’ostilità marcata, allora cambiare argomento.
Per contro se la persona è malata e sofferente, allora bisogna affondare poiché essa è pronta ad ascoltarvi.
Il miglior modo di agire è spesso di prestare un libro, che tratti se possibile della malattia in questione.
Se si parla a tutti senza prendere precauzioni, allora si diventa lo zimbello di tutti e se ne soffrirà.
Non discutere mai. Al più informare la gente delle nostre idee, rispondiamo alle domande, confutate uno o due argomenti, ma alla terza obiezione, se essa non è mossa da un sincero desiderio di conoscenza, cessate la discussione, cambiate argomento e non ritornateci più col medesimo avversario, che non cerca di comprendere, né di ragionare liberamente, senza pregiudizi.
In breve, per riformare il vostro regime, col minimo di difficoltà possibile, cominciate col sopprimere un solo veleno e aggiungete al suo posto un alimento sano, come un’arancia, o il suo succo, o un brodo caldo (fatto istantaneamente con una polvere in sacchetto). agite discretamente, affinché non si sospetti niente. A rigore lottate con tutte le vostre forze per questo primo cambiamento.
Quando avrete vinto la battaglia, ricominciate con un secondo veleno, come il tabacco, il vino o le spezie, e così di seguito, fino a che tutto il vostro regime sia modificato.
GLI INVITI
In ultimo luogo, limitate gli inviti a cena al minimo. Se possibile chiedete che vi si preparino dei frutti, dello yogurt natura, un avocado, altrimenti delle patate bollite e della verdura biologica. Un’indossatrice, in cura da Mosséri, tutti i giorni mangiava succo d’arancia e insalata natura, per la sua linea. al ristorante col suo direttore. Invece, un signore di 67 anni era invitato, con la sua signora, molto spesso a cena oppure ricevevano i medesimi amici a loro volta. Diceva che era impossibile seguire un regime, e fu colpito dall’asma, da accessi di tosse la notte, avere delle sensazioni di soffocamento, mancanza d’aria: tutto questo per paura di perdere i propri amici. C’è sicuramente un modo intelligente di conservare i propri amici, senza tuttavia essere obbligati a mangiare come loro. Ognuno troverà la soluzione che si addice bene al suo carattere particolare. Quando si è decisi, nulla è impossibile, a condizione di essere furbi, perspicaci, altrimenti si possono cercare amici che accettino la nostra diversità di idee.
Cap.17 IL GUSTO DEPRAVATO
Noi preferiamo certi alimenti ad altri, poiché il nostro gusto e il nostro appetito vi hanno preso l’abitudine, fin dall’infanzia.
Ora, questa preferenza non è necessariamente sana, cioè fisiologica, poiché il nostro gusto e il nostro appetito sono stati pervertiti, dall’età più giovane, dalla cottura, dal sale, dalle spezie, e più tardi dal tabacco, dal vino, ecc.
Tuttavia una ripugnanza istintiva, speciale per un alimento particolare, è ammissibile alla condizione che tutti gli altri alimenti siano sani. Questa ripugnanza risponde a un bisogno fisiologico normale di astenersene, in coloro che hanno degli istinti normali.
Mosséri ha notato da molto tempo che le persone che mangiano pane o altri prodotti cerealicoli a tutti i pasti, non sono portati a mangiare molta frutta. Questa ripugnanza verso la frutta scompare rapidamente in pochi giorni quando si sopprimono questi farinacei malsani. In fin dei conti non è molto difficile acquistare gusti nuovi.
E’ d’altronde ben più facile che acquisire gusto per il tabacco, il vino, le spezie, il caffè.
L’ISTINTO PERVERTITO
La perversione dell’appetito può prendere le forme più spinte. Nel picacismo, l’appetito depravato si manifesta con l’ingestione di gesso, melma, carbone, carbone di legna, capelli, pitture, tessuti, acidi, sporcizie, fuoco, candele, carta, biglietti, monete e altro.
L’appetito depravato è, talvolta, il risultato di un’educazione deliberata, come è per il sale, le spezie, il tabacco.
Talvolta ancora, è il sintomo di una malattia, come nell’isteria, la clorosi, la gravidanza, le malattie mentali, ecc.
Una nutrizione impropria e malsana può essere alla base della perversione. Per esempio una carenza di vitamine e di sali minerali biologici, dà spesso origine a delle voglie vaghe, indefinite che portano la vittima a mangiare qualsiasi cosa per soddisfare le sue voglie.
Nella clorosi e nella gravidanza, le voglie anormali sono determinate dalle carenze nutritive, e scompaiono con l’alimentazione sana. Si dice che i bagni di sole prevengono queste anomalie nei bambini.
E’ lo stesso per coloro che mangiano sostanze azotate: carne, noci varie, formaggi, ecc. Essi soffrono di bulimia, poiché tali alimenti indeboliscono talmente il loro potere digestivo, che essi hanno una denutrizione permanente.
AVETE IL SENSO SOMATICO PURO?
Il senso somatico non pervertito è stato qualificato da Jennings "buona coscienza fisica". E’ la somma degli istinti e dei riflessi non pervertiti, né sregolati in un individuo sano.
Bisogna sempre conservare e mantenere questa "buona coscienza fisica", poiché essa ha dei vantaggi inestimabili. Infatti, la persona che ha la fortuna di possederla è meno soggetta a violare le leggi fisiche, rispetto a quella che non la possiede.
Una persona che possiede "una buona coscienza fisica" vomiterebbe seduta stante un fungo velenoso, mentre nel caso contrario ne verrebbe avvelenata. Mosséri nelle vie di Delhi nel 1949, aveva gustato una torta che aveva vomitato seduta stante: era farcita di spezie brucianti.
Cap.18 LA PERDITA DI PESO, LA STANCHEZZA E LE CRISI DI DISINTOSSICAZIONE
I principali sintomi che si manifestano quando si adotta un menù sano, senza veleni, sono la perdita di peso e la stanchezza.
In generale, non bisogna inquietarsi. Il peso risalirà dopo parecchi mesi, e l’energia sarà ritrovata. A condizione di riposarsi, di dormire molto, di non affaticarsi, di non andare a letto tardi la sera, in breve di prevedere un periodo di riposo in cui si interromperanno tutti i lavori faticosi, mentali o muscolari., anziché cercare uno stimolante.
Invece, per quelli che sono realmente scheletrici, con la pelle sulle ossa, essi devono conservare un farinaceo, una volta il giorno, pane bianco, o riso bianco, una razione normale, non il pane integrale o il riso integrale perché contengono della crusca che irrita le mucose intestinali.
Siccome le crudità hanno tendenza a provocare la diarrea, in alcuni nuovi adepti, fragili di intestini, è meglio consumarle sotto forma di succo, provvisoriamente, per alcuni mesi.
Si mangeranno, inoltre, tutti i giorni, patate e banane cotte. Tapioca per rendere più densa la minestra di ortaggi.
LE CRISI BENEFICHE DI DISINTOSSICAZIONE
Quando si opera un cambiamento di regime, quando si sopprimono i veleni: caffè, tabacco, vino, spezie, ecc. il corpo ne approfitta per disintossicarsi. Questo processo di disintossicazione e di aggiustamento non è particolarmente gradevole. Può manifestarsi con mal di testa, eruzioni cutanee, foruncoli, stanchezza, febbre. Tutti questi sintomi sono eminentemente utili alla disintossicazione dell’organismo.
Quando il corpo elimina tante tossine e le riversa nel sangue, si sentono dei mal di testa, in attesa che queste tossine siano eliminate dai reni.
Si può aiutare bevendo molta acqua per attenuare le crisi.
Quando un ubriaco smette di bere alcol, attraversa delle crisi molto forti di pulizia come, per esempio, mal di testa, vertigini, disturbi visivi, insonnia, malessere generale, fisico e mentale, febbre, ecc. e i suoi familiari lo incoraggeranno a sopportarla.
Al contrario, quando una persona malata cerca di riformare il suo regime, alla prima crisi di disintossicazione, tutti i suoi amici cercano di dissuaderlo. Il pubblico sa d’istinto che l’alcol, il tabacco, il caffè sono dei veleni. Ma ignora che le sostanze alimentari possano essere malsane e intossicare altrettanto.
VIOLENZA DELLE CRISI
Le persone che possiedono più vitalità sono quelle che hanno le crisi più violente e le febbri più alte.
Esempio: i bambini possono avere una febbre superiore a 39°C, mentre i vecchi, i malandati difficilmente arrivano a 38° C.
Per comprendere questa situazione bisogna riferirsi alla legge N.° 30/e 31, pagine 99-100 del libro AFFIDATE LA VOSTRA SALUTE ALLA NATURA.
La malattia prende la forma acuta quando il potenziale vitale è elevato. La malattia prende la forma cronica quando il potenziale vitale è debole.
Gli individui vigorosi e pieni di vitalità hanno la fortuna di avere la forza necessaria per espellere rapidamente le tossine, con l’aiuto di una febbre elevata o di un’azione acuta differente (come il vomito).
Quanto ai deboli, essi non hanno abbastanza vitalità per generare una buona crisi di disintossicazione. Essi compiono allora una serie di azioni eliminatorie, manifestate da sintomi benigni, che diventano sempre più forti, man mano che la loro vitalità aumenta, con l’adozione di un’alimentazione sana.
Una persona di salute malferma che mangia un alimento putrido, avrà l’indomani una diarrea per espellerlo. Ma una persona sana che mangia l’alimento putrido, lo vomiterà seduta stante.
Questi invalidi gravi non raggiungeranno la salute perfetta al cento per cento che dopo la terza generazione, se queste tre generazioni vivono sanamente.
In ciò che concerne il ristabilimento, diciamo di passaggio che la maggioranza di questi malati gravi, non tutti, possono rimettersi, in alcuni mesi, in una casa di riposo igienista. Se essi si spazientiscono, credendo che due o tre mesi possano bastare, ritornano a casa e ricadono nell’abisso.
Cap.19 COME SAPERE SE SI E’ SUL BUON REGIME?
Qualsiasi cambiamento provoca dei sintomi o l’assenza di sintomi. Se non ne segue alcun sintomo, è che i due regimi, il nuovo e il vecchio, si equivalgono. O sono buoni entrambi o altrimenti sono entrambi cattivi.
Se il cambiamento è buono, col tempo la salute ne trarrà vantaggio. I fastidi spariranno, il sonno sarà migliore, non si avranno più vertigini, né diarree, né tosse, né vomiti, né incontinenza, né reumatismi, né raffreddori, né niente.
Altrimenti, ci sarà un peggioramento, lento e progressivo, dello stato generale. La notte sarà penosa, con dei sogni.
Il miglioramento o il crollo della salute non sopraggiungono dall’oggi al domani. Occorre del tempo. Tuttavia vi sono dei segni che non ingannano.
Prendiamo parecchi esempi:
1) avete mangiato parecchie banane, ben mature. L’indomani le vostre feci sono abbondanti. Ciò significa che non le avete digerite. Voi siete su un cattivo regime.
2) Voi avete mangiato delle patate fritte o un pasto speziato. Parecchie ore dopo voi avete sete. L’indomani sentite delle irritazioni e dei pruriti all’ano, se non dei bruciori all’ano. Sono dei cattivi segni di irritazione stomacale e intestinale. Siete sul regime cattivo.
3) Avete mangiato pane, maccheroni, carne con un’arancia per dessert. L’indomani vi alzate con lo spirito depresso, e forse anche con un mal di testa. Se voi continuate o rifate la medesima esperienza, sarà sempre lo spirito depresso o il mal di testa che ritornano. Voi siete sul medesimo regime di alimenti incompatibili.
4) Voi fate una cura di frutta, per 24 ore. Voi vi alzate l’indomani con un mal di testa. Voi continuate la cura e il mal di testa sparisce. Voi siete dunque sul buon regime di disintossicazione.
Cap.20 LE DEVIAZIONI ROVINANO L’ISTINTO
Quando ci si attiene a un regime sano, è del tutto normale avere delle voglie malsane e di lasciarsi tentare.
Le scappatelle minime ma ripetute possono sabotare tutti i benefici attesi.
Infatti, quando si segue un menù sano, mangiato con la fame, si diviene ultrasensibili a qualsiasi scappatella. Il corpo reagisce violentemente a qualsiasi alimento malsano.
Certe persone si nutrono sanamente quando sono sole. Ma dal momento in cui si trovano in compagnia di altre persone, esse sono tentate a lasciarsi sedurre per voglia, oppure per far piacere agli altri.
E’ meglio in questo caso fuggire le cattive compagnie e cercare quelle buone. Una volontà di ferro è sicuramente più importante, qui, che il ferro minerale degli alimenti.
Bisogna smettere di consumare la carne altrimenti depraverete il vostro istinto, lo pervertirete al punto di finire col gradire ciò che non gradivate all’inizio.
Quando si guasta l’istinto, si guasta il principale allarme, naturale e fisiologico, che deve proteggerci contro le cose nocive che ci assalgono dall’esterno.
La salute non può essere perfetta che nella misura in cui i nostri istinti sono perfetti.
Nell’attesa, eventuali deviazioni andranno fatte a stomaco vuoto, per non disturbare la digestione dei pasti sani.
Cap.21 I RIMEDI NATURALI
Le persone sono sedotte dall’idea che possa esistere un rimedio o una terapia, non chimica, ma naturale: tisane, argilla, idroterapia, bagni locali, complementi alimentari, pappa reale, vitamine e pillole, lievito di birra, chiropratica, oligoelementi, respirazione forzata, germanio, cloruro di magnesio, la bioanalisi, la biorespirazione, i massaggi, ecc.
Ora, l’igienismo rigetta tutti i rimedi e tutte le terapie, perfino naturali. Per noi, il solo rimedio, per così dire, è la soppressione della causa.
Ma le persone sono rapite all’idea che possa esistere un rimedio o una terapia naturale, perché essi non vogliono, nel loro intimo, cambiare le loro cattive abitudini!
Cap.22 LA GRANDE PULIZIA
Non c’è alcun pericolo a cambiare bruscamente il menù. Infatti, più presto si adotta un’alimentazione sana, meglio sarà e più se ne trarrà beneficio.
Mosséri fa una certa differenza tra i veleni citati e gli alimenti malsani che avranno sempre una certa attrazione e che rappresenteranno una tentazione.
I veleni devono essere abbandonati subito, mentre i pasti malsani possono essere abbandonati a poco a poco.
Abbandonando un menù stimolante per un altro sano ma piatto, sopprimendo un menù concentrato, con un altro acquoso, si sente invariabilmente, all’inizio, una fame acuta. Evidentemente bisogna soddisfare questa fame, prendendo dei pasti più frequenti, mangiucchiando.
Si possono anche provare debolezza, mancamenti, una perdita sensibile di peso. Bisogna allora non pensare a uno stimolante ma a riposarsi e a tenere duro.
Solamente, bisogna dare al proprio corpo il tempo di riaggiustarsi e di riparare le brecce procurate da un menù malsano e non specifico praticato durante lunghi e sventurati anni.
Un metodo dieci volte più rapido e facile di operare la transizione è di sottoporsi a una cura di digiuno, in una casa igienista specializzata. Ci si può riposare e restarsene a letto, più facilmente digiunando che mangiando.
IL DIGIUNO
Solo nel 1822 il dottor Jennings utilizzò il digiuno per la prima volta per guarire i malati. E nel 1986, Mosséri fece una scoperta prodigiosa, che fece fare al metodo un balzo in avanti. Infatti, scoprì che la lingua poteva colorarsi, come indicato più in basso.
E’ così che da questa scoperta monumentale:
1) fu fissato un limite per la durata del digiuno, al di là della quale, le riserve del corpo cominciano, seriamente, a mancare. Per una persona normale, che non abbia abusato di medicinali, questo limite varia da 2 a 3 settimane. Esso si situa nel punto preciso in cui il peso del corpo ristagna, per tre giorni consecutivi a due riprese, poiché la prima stagnazione non è abbastanza significativa.
Infatti, certe vitamine non possono essere immagazzinate, nel corpo, più di alcuni giorni, come la vitamina B1, che mantiene il sistema nervoso e la cui carenza produce l’insonnia, conosciuta dai digiunanti. E’ certo che durante un digiuno, il corpo è più economo che se mangiasse, e che questa vitamina dura un poco più a lungo: diciamo da 1 a 4 settimane, secondo i casi. Più si sono prese medicine, meno se ne ha in riserva, e meno a lungo si potrà digiunare.
2) Quando il peso ristagna per la seconda volta e durante tre giorni consecutivi, si passa a un regime di eliminazione chiamato semidigiuno. Esso comprende 400-600 grammi di frutta scaglionati e razionati e 300/500 grammi di crudità la sera, ciascun giorno. In capo a 1 - 7 giorni la lingua si colora, nel 90% dei casi. Essa diventa gialla, arancione, verde, mostarda o nera.
L’eliminazione è così stata rilanciata dall’apporto di nuove vitamine ed enzimi.
Finché la lingua rimane colorata, bisogna continuare finché non ridiventa rosa. Ma il sintomo principale dell’arresto dell’eliminazione è la scomparsa della sete. Quando non si avrà più sete, si potrà passare al menù normale. Prima il digiuno era spinto arbitrariamente, al massimo, fino all’esaurimento delle forze del soggetto. Poteva durare da 40 a 60 giorni e anche più. La lingua restava bianca, o quasi, fino alla fine. Essa non diventava totalmente rosa che raramente, per mancanza d’eliminazione, mentre il corpo era ancora incrostato. Era una perdita di tempo. I digiunanti soffrivano il martirio, soprattutto dell’insonnia, ma continuavano, eroicamente.
BENEFICI DEL DIGIUNO
Colui che è abituato, per esempio, all’uso del sale, del pepe e della mostarda, sui suoi alimenti, troverà difficilissimo gustare i suoi pasti senza alcun condimento. Ma dopo un digiuno, si assaporano, con delizia, gli alimenti semplici senza condimenti.
Si può così lottare contro la voglia per gli stimolanti: caffè, vino, spezie, tabacco, ecc. più agevolmente dopo un digiuno che prima. Infatti, il digiuno non solo affretta gli aggiustamenti organici ma li rende sopportabili.
Il digiuno è il rimedio unico e sovrano che permette di sbarazzarsi della voglia di fumare, di bere vino e di utilizzare le spezie e la mostarda.
Non bisogna concludere da ciò che occorra rimandare la riforma alimentare fino al giorno in cui si avrà l’occasione di fare una cura di digiuno.
E’ oggi stesso che bisogna cominciare ad abbandonare il caffè, per rimpiazzarlo con un frutto, un brodo o una bevanda d’imitazione.
Rompete con le vostre abitudini prima possibile, coltivatene di migliori e raccoglierete una salute esuberante.
LA DEBOLEZZA
La debolezza provata è proporzionale al cambiamento di regime. Più il cambiamento è brusco e più ci si sentirà deboli. In realtà non lo si è affatto.
Infatti, è un rilassamento naturale che fa seguito all’interruzione degli stimolanti.
In tutti i casi, la debolezza che accompagna il cambiamento di regime è un mezzo eccellente per economizzare le forze, per ridistribuirle e per ripartirle, in vista della disintossicazione generale.
UN RICCO AMERICANO
Un ricco americano era stato diagnosticato dalla medicina come incurabile, e condannato a morire nell’agonia. Allora liquidò tutti i suoi affari con grande perdita, scrisse il suo testamento e attese la morte.
Siccome essa tardava a venire all’appuntamento, su consiglio di un amico benevolo, decise di abbandonare la medicina, i medici e i medicinali. Infatti, non aveva più niente da perdere.
Fu allora che fece appello a un professionista delle medicine dolci. In alcuni mesi fu completamente guarito.
Ma egli non dimenticò il medico che l’aveva condannato a morire e a liquidare i suoi affari. Allora trascinò il medico in tribunale e gli chiese parecchie migliaia di dollari, per danni e interessi.
In tribunale, il giudice considerò che questo ricco americano aveva avuto il torto di guarire nell’illegalità più scandalosa, e di smentire così la prognosi medico scientifica.
Perse il processo e poco mancò che non fosse condannato a versare al medico un risarcimento poiché era stato privato di entrate regolari, finché egli restava malato e finché egli l’avesse chiamato per consultazioni ripetute! Infatti, la guarigione non ha alcun interesse per la medicina: essa farebbe il suo fallimento!
Cap.23 LA PERDITA DI PESO
Alcune settimane di un menù sano, bastano in generale, per far perdere al principiante un poco di peso, a causa dell’eliminazione degli scarti, delle tossine e degli spurghi, che infettavano il suo corpo significano una pulizia delle più salutari.
Coloro che conducono un modo di vita igienista sono ordinariamente considerati magri. A torto si identifica la salute con un eccesso.
Ma i magri vivono abitualmente di più dei grossi, secondo le statistiche delle compagnie di assicurazione. Infatti, è stato dimostrato ciò che segue:
PESO------------------------------------VITA
(secondo i parametri correnti)
Peso esatto---------------------------Corta
10 kg in meno-------------------------Molto lunga
15 kg in meno-------------------------Lunga
Si può dedurne che è meglio essere magri, secondo la norma stabilita corrente, e pesare così dieci chili di meno.
Nei parametri correnti, sono state prese le medie, che sono state in seguito considerate come normali. Ecco perché non si possono considerare questi parametri come affidabili e veri.
Ecco il nostro parametro, più vicino alla norma.
ALTEZZA----PESO NORMALE-----PESO ATLETICO
1,50 m----------- 40 kg------------------50 kg
1,60 m------------50---------------------60
1,70 m------------60---------------------70
1,80 m------------70---------------------80
1,90 m------------80---------------------90
Bisogna inoltre tenere conto dell’ossatura, dell’età, dello stato di salute, dell’alimentazione e della muscolatura e anche dell’eventuale consumo di molto sale e di medicine, che fanno aumentare il peso.
D’altra parte gli atleti che hanno una bella muscolatura, possono aggiungere 10 chili ai pesi indicati, guardandosi però dal prendere anabolizzanti e anfetamine, che esporrebbero a gravi malattie: ma esercitandosi ai pesi e ai bilancieri.
LA CARTA ASSORBENTE
Bisogna così preoccuparsi della qualità dei propri tessuti, Le persone obese, e anche le altre, hanno tessuti di cattiva qualità, fibre poco resistenti, esattamente come una stoffa a buon mercato, o una carta assorbente. L’eccesso di scarti acidificanti, richiama nel corpo un eccesso di acqua, per diluire queste tossine corrosive, la cui concentrazione rischia di distruggere gli organi vitali. Il sale e i medicinali presi regolarmente producono il medesimo risultato.
Ecco perché, in medicina, si prescrivono spesso dei diuretici, nello stesso tempo degli altri medicinali.
Allora succede ai tessuti ciò che succede alla carta assorbente inzuppata nell’acqua. Le fibre della carta assorbente perdono la loro resistenza, si distendono e si strappano facilmente alla minima tensione.
La qualità dei tessuti imbevuti di acqua è dunque mediocre. In certe donne, il minimo colpo ricevuto per una svista, provoca un livido. Lì, non solamente i tessuti sono cattivi, ma l’eccesso d’acqua ostruisce la circolazione sanguigna. Il sangue è azzurro.
La soppressione dei medicinali, dei veleni come il sale, e degli alimenti concentrati, favorisce l’eliminazione degli scarti, attraverso i reni e i polmoni.
Quando dopo alcune settimane la quantità delle tossine si sarà ridotta, l’acqua che era necessaria per diluirle, sarà rigettata. Non si avrà più sete e non si berrà più.
Al contrario, precedentemente, quando si assorbivano tutte le sostanze malsane appena citate, si beveva molto e si urinava poco, poiché l’acqua era trattenuta nell’organismo.
LA DENSITA’ DEI TESSUTI
L’ideale è di possedere un corpo che, nel minor volume possibile, pesi di più. E avere anche il ventre piatto.
IL NUOTATORE LENTO
Si sa che in fisica, il peso di un battello eguaglia quello dell’acqua spostata. Un nuotatore "magro" ma muscoloso, affonda nell’acqua e nuota meno veloce, ma può vantarsi di avere tessuti migliori dell’altro, dunque una migliore salute.
COME PRENDERE PESO
Quando si è cambiato regime, e si mangiano alimenti specifici e sani, si perde molto peso.
Per frenare questa perdita, si avrebbe vantaggio a mangiare tutti i giorni fino a un chilo di patate cotte con verdure in guisa di accompagnamento, nel medesimo boccone.
Oppure, come dessert, si possono anche consumare: da 2 a 7 banane cotte al forno secondo le persone, subito dopo la frutta.
E’ indispensabile interrompere qualunque attività muscolare, quando si cambia il menù, altrimenti si perderà ancora più peso e non si digerirà niente.
Infine, quando il peso sarà risalito e si sarà stabilizzato, si potranno sviluppare i muscoli esercitandosi coi pesi e i manubri, da due a tre volte la settimana, mezz’ora per volta a stomaco vuoto. Le riviste di cultura fisica vendono tutto il materiale necessario. Esercitarsi quando se ne ha voglia, non come un lavoro sgradevole.
Gli esercizi sono proibiti in caso di mal di testa, di dolori qualsiasi in qualunque parte del corpo, di vertigini, di nausee, e qualunque sintomo di malattia cronica.
Cap.24 QUANTE VARIETA’ DI ALIMENTI SI POSSONO MANGIARE IN UN PASTO?
I pasti devono essere semplici, invece di comportare trentasei specie. Infatti, quando si consumano troppi alimenti, si complica il processo digestivo e si incoraggia l’abuso. Lo stesso Mosséri, quando mangiava parecchie specie di frutti a mezzogiorno, perfino cinque o sei specie, per terminare il pasto con due yogurt, frutti secchi o un avocado, passava un pomeriggio dei più penosi, con lo stomaco gonfio, lo spirito depresso e l’impossibilità di essere disteso.
Non bisogna vivere per mangiare, ma mangiare per vivere pienamente la vita.
Cap.25 LA CURA D’UVA
Johanna Brandt aveva propagato nel mondo le cure d’uva col suo libro. Questa autrice asseriva che tale cura uvale l’aveva guarita da un cancro. ma si era diagnosticato il cancro da sé.
Queste cure d’uva sono molto benefiche, quantunque non vadano attribuite loro virtù miracolose. Esse possono disintossicare il sangue e i tessuti, riposare gli organi digestivi, alleviare parecchi disturbi di salute: l’ipertensione, la costipazione, le malattie della pelle, il reumatismo, ecc.
Durante questa cura, bisogna mangiare solo uva. altrimenti non si trarranno benefici dalla cura.
La cura dura abitualmente 21 giorni, ma si può farne meno. Si possono anche rimpiazzare le uve con altri frutti, come le ciliegie, le mele, ecc. Le cure di solo limone sono utili agli obesi. Gli altri farebbero meglio a scegliere un frutto meno acido.
Non bisogna considerare una tale cura come un rimedio, poiché i rimedi non esistono. Il solo rimedio degno di questo nome è la soppressione della causa. Così per esempio non potete fare una cura d’uva per guarire le vostre emicranie e continuare imperturbabilmente a bere caffè tutto l’anno, se il caffè è la causa delle vostre emicranie. La cura d’uva vi procurerà sollievo solo provvisoriamente.
In breve, se la cura d’uva è benefica, il digiuno idrico integrale le è superiore. Ma né l’uno né l’altro sono dei rimedi. Non sono che cure d’urgenza che non possono rimpiazzare la soppressione della causa.
Cap.26 LA RICERCA DELLO STIMOLANTE
Chi è abituato agli stimolanti nel nutrimento e vuole correggere le sue abitudini malsane, proverà all’inizio, una grande difficoltà, poiché il suo sistema nervoso abituato alla stimolazione del sale, del pepe, della mostarda e del vino, troverà difficile farne a meno.
E’ molto difficile trattenersi quando ci si trova in un tale stato di astinenza. Bisogna essere guidati e presi per mano da una persona energica.
Al contrario, la fame provata da una persona sana, è una sensazione deliziosa, gradevole, mai dolorosa, per niente intollerabile, poiché essa risponde perfettamente ai bisogni fisiologici dell’organismo. I desideri normali e sani non sono mai dolorosi.
L’ISTINTO DEPRAVATO E’ UNA CATTIVA GUIDA
Quando ci si rimette alle proprie voglie e alle proprie sensazioni depravate e pervertite, per cambiare alimentazione, si agisce esattamente come colui che vuole abbandonare l’abitudine di fumare o drogarsi ma si rimette alle sue sensazioni per guidarsi e così è convinto, dalle sue sensazioni e dalle sue voglie, che il suo sistema reclama del tabacco o della droga.
COME INTERPRETARE LE SENSAZIONI IMMEDIATE DOPO UN CAMBIAMENTO DI REGIME
Quando si sente un periodo di rilassamento fisico, dopo un regime sano di frutta e ortaggi, si potrebbe pensare che tale regime è debilitante. Ora, le sensazioni immediate (la debolezza, la letargia, l’assenza di gusto per gli alimenti non conditi) che seguono il cambiamento di regime sono sintomi provvisori di recupero e rilassamento.
Queste sensazioni rivelano se il regime precedente era sano o malsano.
Infatti, nessuna sensazione sgradevole rivela il passaggio da un regime sano a un altro ugualmente sano. Non più che se i due regimi sono malsani.
Ma il passaggio da un regime sano a un altro malsano, o viceversa, provoca sensazioni sgradevoli, in entrambi i casi. Nel primo caso, cioè quando si passa da un regime sano a un altro malsano, le sensazioni provate significano le reazioni del corpo contro le sostanze malsane.
Nel secondo caso, cioè quando si passa da un regime malsano a un altro sano, le sensazioni provate denotano un’eliminazione e un tempo di recupero, col riposo, la debolezza e il rilassamento.
LA FRUGALITA’
Quando ci si attiene a un regime sano, bisogna sottomettersi a un controllo stretto, e agire con perseveranza, senza lasciarsi andare alle proprie sensazioni, che non sono ancora riaggiustate agli alimenti naturali. Altrimenti si prende l’abitudine deplorevole di abusare del nuovo regime, per rispondere alle domande organiche di stimolazione.
E’ molto desiderabile conoscere i bisogni del corpo e di ingerire solo il necessario.
1) Bisogna attendere la fame prima di mangiare.
2) Bisogna smettere di mangiare quando si prova sazietà.
3) Le quantità di nutrimento sano necessarie sono molto più alte poiché si mangiano alimenti acquosi, poco concentrati ma poi non si beve. Invece, chi mangia alimenti concentrati, un sandwich, la carne, ecc. poi beve.
Cap.27 NON E’ UNA SEMPLICE RIFORMA MA UNA VERA RIVOLUZIONE ALIMENTARE
NON E’ UNA SEMPLICE RIFORMA
La rivoluzione alimentare della naturopatia è una semplice riforma: rimpiazza il pane bianco col pane integrale, il riso bianco col riso integrale, le paste bianche con le paste integrali, lo zucchero bianco con lo zucchero bruno, ecc. oppure sostituisce i cibi biologici a quelli normali.
Infatti, il pane integrale, come il pane bianco genera tutte le malattie catarrali: raffreddore, bronchite, polmonite, asma, sinusite e il reumatismo, in tutte le sue forme, e i calcoli.
LA VERA RIVOLUZIONE COMINCIA A TAVOLA
La rivoluzione alimentare deve cominciare con la discriminazione, proseguire con la scelta secondo la voglia del momento e infine terminare col piacere di mangiare.
Ora, la vera riforma alimentare, o piuttosto la rivoluzione alimentare, deve concernere la soppressione degli alimenti destinati alle altre specie animali, l’adozione degli alimenti specifici, poi delle abitudini, delle associazioni e della fame.
E I CONDIMENTI?
Bisogna sopprimere i condimenti forti, come la mostarda, il pepe, il sale, le salse e non bisogna rimpiazzarli: timo, ecc. Solo l’erba cipollina e il cerfoglio sono accettabili, trinciati sullo yogurt, per esempio. Così Mosséri preferiva lo yogurt, altrimenti rimpiazzare lo zucchero con l’uva secca o lo sciroppo d’acero, ma è meglio farne a meno.
I GRASSI O LIPIDI
Prendete i grassi in piccole quantità, o meglio ancora per niente. Il gorilla non ne mangia mai. Infatti, il burro, l’olio e la panna ritardano la digestione, rischiano di causare fermentazione e gas, e sovraccaricano il fegato.
Consumando un litro d’olio la settimana e una tazza di latte il giorno una donna si procurò l’itterizia.
Se si vuol consumare un poco d’olio nell’insalatiera, che sia un filino d’olio vergine. E se si vuole mettere panna sterilizzata sulle banane scaldate, si potrà consumarne solo un cucchiaio da minestra. Se si vuole mettere del burro sulle patate o sugli ortaggi, questo si faccia dopo la cottura, a freddo e solo sull’ultima patata.
L’avocado contiene molti lipidi ed è l’unica fonte di lipidi di Mosséri.
EVITATE GLI ALIMENTI NOCIVI
Bisogna sapere che esistono molti alimenti nocivi che non uccidono seduta stante, di cui si ignora ancora la composizione esatta. Il problema per il dietologo è di scoprire ciò che è commestibile da ciò che non lo è.
Infatti, non tutti i frutti e gli ortaggi sono necessariamente alimenti per l’uomo.
Vi sono migliaia di frutti e ortaggi nella Natura. Ora, non ce ne sono che poche decine soltanto che sono commestibili per l’uomo.
Il papavero, la belladonna, il tabacco, il tè, sono piante velenose per l’uomo. Ma non per certi animali. Vi sono parecchie bacche e parecchi frutti tossici. Sopprimiamo il mirtillo rosso e il rabarbaro, che contengono troppo acido ossalico, abbastanza tossico per noi. Sopprimiamo gli spinaci.
Dei funghi alcuni sono tossici, mentre gli altri non sono considerati buoni alimenti. Infatti, essi sono indigesti e l’indomani si ritrovano nelle feci. Non vale la pena di mangiarli. Sono della medesima famiglia dei lieviti, cioè la Natura li ha prodotti e creati per sgomberare le sostanze in via di decomposizione. Essi fanno fermentare il bolo alimentare, che passa nelle feci, l’indomani, con dei gas e senza essere stato digerito.
Le barbabietole sono ugualmente indigeste, dunque inutili. Esse colorano l’urina in rosso, e perfino le feci l’indomani.
Le banane, fossero pure maturate al sole, sono tossiche. Bisogna acquistarle secche o altrimenti scaldarle molto leggermente, su un lume da notte.
FRUTTI E ORTAGGI NOCIVI
Il mirtillo rosso
Il rabarbaro
Gli spinaci
I funghi
I lieviti
Le barbabietole
Le banane
ecc.
L’ACETO
L’aceto viene dalla fermentazione dello zucchero dei frutti. Esso contiene alcol e acido acetico. Ora questo acido è nocivo come l’alcol. L’aceto ritarda la digestione. Lo stesso per l’aceto di sidro, venduto in dietetica.
I FRUTTI VERDI
I frutti verdi contengono degli acidi indigesti e nocivi.
E’ nell’interesse dei commercianti avere frutti verdi, poiché essi non si guastano durante il trasporto, ma non è nostro interesse consumarne.
Le feci molli, la diarrea e le coliche ne saranno le prime conseguenze.
NIENTE ZUCCHERO, NE’ SURROGATI
Sono circa cento anni che l’uso dello zucchero si è generalizzato. Prima solo i ricchi potevano permetterselo. In Inghilterra il suo prezzo ammontava a 5 sterline il chilo!
Lo zucchero bianco è un alimento d’inanizione, dunque malsano, esattamente come la farina bianca e il riso bianco.
La voglia naturale per i dolci nei bambini può essere soddisfatta con frutti secchi dolci: datteri, fichi secchi, albicocche secche, prugne secche, banane secche, uva secca, ecc.
Evitare le confetture molto malsane che si vendono ovunque. Lo zucchero rossiccio non è un alimento naturale, poiché ad ogni modo bisogna estrarlo. La Natura non produce zucchero, né bianco né grezzo.
Infine i succedanei dello zucchero sono prodotti chimici dannosi: candarel, ecc.
I prodotti "SENZA ZUCCHERO" contengono un prodotto chimico ancora più nocivo dello zucchero.
EVITATE DI RISCALDARE GLI AVANZI COTTI
Gli avanzi devono essere raffreddati rapidamente, e non conservati al caldo. Evitate di riscaldare gli avanzi cotti del pasto precedente, altrimenti si deteriorano rapidamente.
IL BIANCO D’UOVO
Evitate il bianco d’uovo, poiché esso è indigesto e provoca l’albumina. Datelo al cane o al gatto.
E I FRUTTI TAGLIATI?
I frutti tagliati, i meloni aperti e le crudità grattugiate si decompongono rapidamente al calore. Conservateli in frigo, altrimenti riservateli ai vostri animali domestici.
QUANDO FA TROPPO CALDO
Quando fa troppo caldo, si apprezzano di più gli alimenti acquosi: il cocomero, il melone, le pesche.
QUANDO SI E’ MAL RIDOTTI
Quando si è mal ridotti, stanchi, bisogna saltare il pasto o ritardarlo.
ATTENZIONE ALLE COMBINAZIONI
Non mescolare i frutti con le crudità, né con gli alimenti cotti.
LE DIAGNOSI E I TEST
Non cercare la diagnosi medica né le analisi. Non sono affidabili. Essi non rivelano la causa e inducono in errore.
QUANDO SI E’ SFINITI
Se vi sentite sfiniti, non mangiate per rianimarvi, né per stimolarvi. Riposatevi. Altrimenti, voi abusate del vostro corpo. Non bisogna confondere la stimolazione con la nutrizione.
Un pasto sembra dare energia, mentre in realtà esso ne prende per la sua digestione. Esso darà energia dopo la digestione totale, l’indomani.
E LA FAME?
Attendete di avere veramente fame, prima di mangiare. Vedere il capitolo 1.
Cap.28 IL REGIME IGIENISTA PROCURA ABBASTANZA FORZE PER LAVORARE?
E’ UN REGIME?
Anzitutto una precisazione: il regime igienista non è un regime, ma piuttosto un’alimentazione normale.
LA FORZA MUSCOLARE
Molti si domandano se avranno abbastanza forze con questo regime. Mosséri risponde che il gorilla mangia così ed è un animale molto forte. Si è anche detto che può uccidere un leone.
Anche un atleta testimoniava di praticare l’igienismo da cinque anni e cha aveva potuto sviluppare un corpo così robusto, così forte e così potente da poter correre agevolmente a mezzogiorno con una temperatura di 45° al sole per 20 km nella sabbia profonda tre volte la settimana, mentre gli altri giorni sollevava pesi grossi: 80 chili sviluppati, cinquanta volte in un’ora.
Mosséri però avvisava che non tutti possono fornire un tale sforzo. Vi sono parecchi fattori di cui bisogna tenere conto: l’eredità, l’adattamento necessario, la disintossicazione e che l’atleta che raccontava la sua storia aveva subito in effetti parecchi digiuni lunghi per disintossicarsi e permettere al suo organismo di assimilare il regime crudivoro, poiché altrimenti non si digerisce ciò che si mangia e si dimagrisce.
UN ALTRO RAGAZZO ATLETICO
La sua intera vita ruotava intorno a diversi sport. Secondo la stagione era l’uno o l’altro sport. I suoi studi secondari e superiori erano ravvivati dagli sport in cui eccelleva, pallacanestro e golf soprattutto. Si considerava fortunato, poiché tutti dicevano che aveva del talento per lo sport. Secondo Mosséri aveva piuttosto un’eredità vigorosa, ma perfino una forte eredità può essere annientata con un’alimentazione malsana.
LE SUE PRIME NOIE DI SALUTE
Verso l’età di venti anni cominciò a sentire le prime noie serie di salute. I suoi occhi lacrimavano e prudevano, la sua testa era congestionata e il suo naso colava come un rubinetto. Talvolta, gli era difficile vedere la palla da golf. Aveva dolori di sciatica e una gamba era talvolta insensibile. Il dolore e l’insensibilità erano intermittenti: essi venivano e sparivano.
Allora subì vari test per l’allergia. Le sue membra cominciarono a irrigidirsi. Il suo fisico che era ben sviluppato e muscoloso, si trasformò a poco a poco. Diventava rigido e la sua camminata zoppiconi, senza flessibilità.
Il suo peso da 85 chili cominciò a scendere. Non partecipava più alle competizioni, dopo aver perso in cinque di esse in California.
Correva con molta pena e il corpo lo lasciava durante le corse. Arrivava a correre 30 chilometri, ma si sfiniva. La gente pensava che qualcosa non andasse in lui.
Aveva 25 anni e tutti sapevano che si può partecipare alle corse fino a 30 anni.
DIVENTO’ INVALIDO A 29 ANNI
Alcuni gli diagnosticavano un tendine del garretto irrigidito e altri finirono col parlargli di spondilite anchilosante, incurabile. Allora si volse verso i metodi naturali che gli diedero delle speranze. Apprese che si poteva sperare nel digiuno e finì con l’entrare in una casa di cura in California.
Alcuni mesi dopo notò che il colore della sua pelle ridiventava normale, come pure quello dei suoi occhi. Il suo peso risalì rapidamente e riprese i 70 chili come prima di digiunare.
In breve, il suo nutrimento era al 100% crudo e igienista ed era lui stesso che lo preparava. Non sentiva più alcun dolore da alcuna parte. Poteva fare tutto ciò che voleva.
In seguito partecipò a 5 corse, per suo piacere e senza competizione. Non forzava fino alla spossatezza e non superava i 10 chilometri. Le sue unghie che precedentemente erano molli erano tornate dure.
Correva una mezz’ora ogni giorno e faceva anche del culturismo, con pesi e manubri, un’altra mezz’ora ancora, tutti i giorni.
Una volta a settimana partecipava anche a una partita alle bocce.
Non mangiava che alimenti crudi, niente carne, né pesce.
MATTINA: frutta.
MEZZOGIORNO: crudità e noci varie.
SERA: frutta o crudità, un avocado.
I TRE FATTORI
Un maratoneta, a sua volta, testimoniava che mangiando frutti, crudità e noci varie si sentiva più in armonia con le funzioni del suo corpo il quale si cicatrizzava più in fretta. Per esempio le distorsioni delle caviglie guarivano in pochi giorni, mentre precedentemente impiegavano una settimana per rimettersi, quando lui mangiava come tutti: carne, pollame, latticini, cereali, alimenti fabbricati, poca frutta e crudità.
Infine beveva molto meno acqua durante le corse.
UN PASTO CONVENZIONALE
Quattro anni dopo, provò a mangiare un pasto come tutti, composto di pane integrale, zuppa di pisellini spezzati, con un’insalata naturale, mattina, mezzogiorno e sera.
Il giorno dopo era debole e malato.
Cap.29 LE CURE DI DISINTOSSICAZIONE
VI SONO PARECCHIE SPECIE DI CURE DISINTOSSICANTI
Oltre all’alcol e alla droga, possono intossicare l’organismo i tranquillanti, i sonniferi, il tabacco, il caffè, i medicinali di ogni sorta, i prodotti chimici negli alimenti, nell’aria inquinata, nell’acqua chimica e infine bisogna menzionare anche gli scarti metabolici.
iù la cura di disintossicazione si avvicina al digiuno completo e più se ne trae beneficio. Più ci si riposa e più la disintossicazione è rapida, ma occorrono anche i sali e le vitamine, ecc. degli alimenti.
La cura di disintossicazione deve dunque comportare degli alimenti ricchi in basi e poveri in acidi. Durante i primi giorni la disintossicazione è molto attiva.
L’ELIMINAZIONE DEI MEDICINALI
Noi sappiamo per certo che essi sono. assorbiti nel sangue e che producono effetti altamente distruttivi dell’integrità organica. Tutti i medicinali sono veleni, a diverso grado.
Essi sono peggiori del male.
Per di più, la maggior parte delle malattie sono dovute al sovraffaticamento e all’esaurimento degli organi e delle funzioni di eliminazione. In altri termini il rallentamento dei processi di eliminazione porta all’ammassamento dei veleni, al punto di prostrarci sotto il fardello delle tossine e di spezzarci fatalmente la salute.
Ora tutti i frutti e tutte le crudità contengono assai pochi protidi e glucidi. Essi disintossicano il corpo forzandolo a usare le sue riserve accumulate, eccessi di proteine e di glucidi. Inoltre, essendo ricchi di vitamine, essi correggono le carenze eventuali, e combattono con successo l’acidosi universale presso i popoli civilizzati.
COME PROCEDERE
Per scatenare una buona disintossicazione, è meglio cominciare con un digiuno con acqua di almeno tre giorni.
Bisogna pesarsi tutti i giorni, con l’aiuto di una bilancia elettronica, alla stessa ora e vestiti allo stesso modo. Dal momento in cui il peso stagna per tre giorni consecutivi, a due riprese, bisogna passare alla seconda tappa del digiuno, cioè al semidigiuno.
A due riprese, significa che dopo i primi tre giorni in cui il peso non è calato più di 600 grammi, si prosegue il digiuno e il peso continuerà a calare. Dal momento in cui esso stagna di nuovo per tre giorni, allora bisogna passare al secondo stadio del digiuno, poiché ciò significa l’esaurimento delle riserve vitali.
Infatti, i ricercatori hanno trovato che la vitamina B1 non può essere immagazzinata che alcuni giorni soltanto, quando se ne ha troppa. Ora, si tratta della vitamina che nutre il sistema nervoso.
La sua carenza produce l’insonnia ben conosciuta dai digiunanti.
Le scorte di altre vitamine durano di più.
Senza di esse, nessuna eliminazione: il peso ristagna e il digiuno diventa allora inutile, una perdita di tempo.
In questo momento, è meglio passare a un regime di disintossicazione, chiamato anche cura di eliminazione. Esso consiste nel
restare a letto fino a mezzogiorno,
poi nel mangiare mezzo chilo di frutta, in parecchie volte, tra mezzogiorno e la sera, cioè una mezza mela ogni ora;
la sera si consumerà mezzo chilo di varie crudità: pomodoro, cetriolo, carote, peperone, sedano, lattuga, finocchio, ecc.
Il solo condimento permesso è il succo di limone. Qualsiasi altro condimento, o qualsiasi altro alimento, freneranno l’eliminazione, per deviazione delle energie digestive.
E’ allora che si noterà la lingua colorarsi, a volte dal primo giorno, altre dopo alcuni giorni, in nero, mostarda, giallo o beige (ma il dieci per cento dei curisti vedrà la sua lingua colorarsi solo in occasione di una seconda cura).
Si continuerà così finché la lingua non diventerà completamente rosa, e soprattutto la sete mattutina non scompaia.
Si potrà alzarsi dopo mezzogiorno e fare qualche lavoro poco faticoso.
1) Ci si può sottoporre a una cura di disintossicazione utilizzando uno degli alimenti seguenti:
Arance------Pomodori------Lattuga
Limoni------Mele------Sedano
Pompelmi------Uva------Cavoli
Mandarini------ Cocomeri------Cetrioli
Fragole-------Melone-------Carote
2) L’alimento scelto è preso a ore fisse durante tutta la giornata, a partire da mezzogiorno. Per esempio, ogni due ore, mezza arancia. Altrimenti il succo di un’arancia in un litro d’acqua. In tutto mezzo chilo di frutta.
3) E’ meglio limitarsi a una sola varietà, poiché se si varia, ciò spinge alla ghiottoneria, alla bulimia e infiamma l’immaginazione.
4) Nei malati nervosi gravi, è preferibile escludere i frutti acidi e le crudità, salvo se queste ultime sono prese sotto forma di succo, con un poco d’acqua.
5) Il gusto dovrebbe guidarvi verso gli alimenti che vi convengono di più per una cura.
6) Diffidate dei brodi e delle zuppe di ortaggi: esse non contengono più tante vitamine. Se vengono presi per parecchi giorni senza niente di crudo si rischiano gravi noie di salute da carenze, come disturbi della vista, incontinenza d’urina, principio di paralisi, ecc.
7) Non affrettarsi di porre fine a una cura di disintossicazione, prima che la lingua ritorni rosa su tutta la sua superficie e che la sete scompaia. Chi desidera la salute dovrebbe proseguire una tale cura fino alla fine dell’eliminazione.
LA CURA D’ARANCE
Si possono consumare tre arance al giorno, ma bisogna bere da 2 a 3 litri d’acqua, secondo l’altezza delle persone. Una persona alta 1,55 ne berrà 2 litri per giorno.
Si comincerà a bere dal risveglio, e per le arance, a partire da mezzogiorno soltanto: un’arancia ogni due ore. La ragione è che la disintossicazione è molto forte il mattino e non si dovrebbe contrariarla con un alimento. L’acqua è indispensabile per veicolare le numerose tossine, che sono eliminate il mattino.
I sintomi di eliminazione più frequenti sono: il cattivo sapore in bocca, l’alito cattivo, il mal di testa, lo spirito a terra, il morale basso, lo scoraggiamento, il pessimismo, l’urina scura, torbida, con, a volte, pus o sabbia, o entrambi, e raramente sangue.
Tuttavia, l’acqua bevuta da sola non è gradevole, e talvolta difficile da bere. In queste condizioni, sarebbe meglio mettere il succo di 3 arance in 2 o 3 litri d’acqua, da bere dal risveglio, presto la mattina.
Per la sera, consumare 500 gr. di crudità varie (carote, cetrioli, finocchio, lattuga, ecc.), preferibilmente senza condimento o al più col succo di limone. Altri condimenti (sale e olio) rallenterebbero l’eliminazione.
Attenzione: non mangiare arance verdi, poiché esse sono nocive, irritano le labbra, la lingua e lo stomaco.
Al posto delle arance si possono usare i pompelmi, che sono meno dolci e meno acidi delle arance, ma senza aggiungere lo zucchero. I limoni sono sconsigliabili perché rischiano di acidificare troppo l’organismo e di causare l’osteoporosi.
LA CURA D’UVA
Si chiama così la cura uvale. Essa è molto in voga, da quando Johanna Brandt scrisse il suo libro, dicendo che essa l’aveva guarita da un cancro, ma se l’era diagnosticato da sola.
Comunque sia, la cura d’uva è benefica, sia pure senza virtù miracolose.
Evitare le uve troppo acide. Procedere come per le arance, cioè 500 grammi d’uva, intere o in succo, in 2 o 3 litri d’acqua, il giorno. La sera, si consumeranno 500 grammi di crudità, non condite salvo un poco di succo di limone.
Il Dr Shelton utilizzava questa cura con successo in tutti i casi seguenti:
Anemia------Clorosi---------Reumatismo
Dispepsia-------Costipazione------Catarri
Affezione dei bronchi Malaria Disturbi di fegato
Il Generale Booth usava la cura uvale per gli alcolisti. Non solamente essa permetteva loro di abbandonare la funesta abitudine di bere alcol, ma essi riprendevano sensibilmente peso!
LA CURA DI MELE
La cura di mele è quella che Mosséri preferiva, poiché questo è il re dei frutti per la salute. Inoltre la cellulosa delle mele spazza gli intestini.
Procedere esattamente come per le arance, cioè: bere a partire dal risveglio da 2 a 3 litri d’acqua, nel corso della giornata.
Da mezzogiorno mangiare una mela piccola ogni due ore, mezzo chilo in tutta la giornata.
La sera: crudità con succo di limone, ancora 500 grammi. Nessun altro condimento.
Certe persone vivono mangiando solo mele, da più di 10 anni e con beneficio per la salute. In questo caso consumarne da 2 a 5 chili secondo la statura, l’attività, l’età.
PER I GRANDI
Per tutte le cure di frutta, se si è grandi, per esempio 1,85 m, allora si può mangiare un chilo di mele al giorno. Lo stesso per tutti gli altri frutti: uva, arance, pompelmi, ecc.
Cap.30 E’ NECESSARIO UN REGIME EQUILIBRATO?
Le proteine si trovano nella carne, nel pesce, nelle noci varie, nei latticini, nelle leguminose, nei funghi e poco nella frutta e negli ortaggi.
I glucidi si trovano nei cereali, nei farinacei come le patate e nella frutta.
I grassi si trovano nel burro, nell’olio, nel lardo e nell’avocado.
La medicina asserisce che l’essere umano ha bisogno per vivere, di una certa razione nutritiva di proteine, di glucidi e di grassi. Ma gli eminenti biologi suggeriscono dosi spesso molto diverse di ciascuno di questi elementi, costitutivi del regime cosiddetto "equilibrato".
La Natura smentisce tutte quelle analisi e quei test. E’ più istruttivo seguire la Natura, che attenersi a delle cifre contestabili.
In breve, i primati citati non mangiano un menù "equilibrato". E stanno bene.
A sua volta, la vacca pesa parecchi quintali, produce tonnellate di burro ogni anno, possiede muscoli e tessuti molto forti eppure mangia solo erba.
Disgraziatamente per gli igienisti che hanno sostituito le proteine vegetali a quelle animali, le noci varie (mandorle, nocciole, noci, acagiù, ecc.) sono molto più nocive della carne, per parecchie ragioni. Esse contengono, infatti, molte più proteine della carne, e dei grassi che le rendono indigeste. Esse sono consumate crude, mentre la cottura della carne attenua molto la nocività delle sue proteine.
Il pane integrale e i cereali integrali contengono più del 10% di proteine, ciò che li rende difficili da digerire, vista la loro concentrazione simultanea in farinacei.
LE VARIAZIONI DELLE PROTEINE NEL LATTE
Le analisi hanno mostrato che alla nascita del bambino, il latte di sua madre contiene circa il 3% di proteine e nei mesi successivi scende all’1%. I bisogni azotati del bambino diminuiscono man mano che egli cresce. Quando diventa adulto, egli ha bisogno di una dose di mantenimento, quindi non più dell’1% di proteine.
Ciò esclude la carne, le noci varie, i formaggi, le uova, l’olio, il burro, i cereali e i legumi (lenticchie, fagioli bianchi, fave secche, ceci, piselli secchi, soia).
I frutti contengono circa lo 0,5% di proteine e gli ortaggi l’1% di proteine.
PERCENTUALE DELLE PROTEINE
IN ALCUNI ALIMENTI
Carne, pesce, formaggio: dal 15 al 20%
Le noci varie dal 15 al 30%
I legumi dal 25 al 49%
Latte materno alla nascita 3% circa
a 6 mesi 1% circa
Avocado 2%
Noce di cocco 6%
Burro 1%
In conclusione, tutti gli alimenti che contengono più dell’1% di proteine dovrebbero essere esclusi. Non restano che la frutta e gli ortaggi.
Nella mente di tutti, gli alimenti nutrienti sono gli alimenti concentrati.
L’idea generale è che è augurabile di essere ben nutriti. Allora, se ne deduce, troppo rapidamente, che gli alimenti concentrati, gli estratti e i complementi sono più nutrienti degli alimenti acquosi, poiché contengono più elementi nutritivi.
Gli alimenti nutrienti sono quelli che contengono poca acqua, contrariamente agli alimenti acquosi, che ne sono ben provvisti come tutti i frutti. I primi sono piuttosto secchi come le noci, il frumento, il pane, la carne, lo zucchero, il burro, ecc. I frutti più acquosi sono il cocomero e il melone. Gli ortaggi più acquosi sono il cetriolo, la zucca comune, la zucchina e i meno acquosi sono il sedano e le carote.
ALIMENTI ACQUOSI
Melone
Cocomero
Zucca comune
Cetriolo
Arancia
Pere
Pesche
Ciliegie
Lattughe
Sedano coste
Peperoni
Pomodori
ALIMENTI
SECCHI CONCENTRATI
-----------------------------------------
Noci varie
Carne
Pesce
Cereali e pane
Sedano rapa
Carote
Burro
Paste
Fagioli bianchi
Lenticchie
Piselli secchi
Ceci
Sedano e le carote sono degli alimenti secchi, ma non molto concentrati in elementi nutritivi.
NUTRIMENTO E NUTRIZIONE
Si è detto che "noi siamo quello che mangiamo" ma si sarebbe detto meglio che "noi siamo quello che digeriamo e assimiliamo.
Infatti, a che serve mangiare bene, se non si digerisce ciò che si inghiotte, o se non lo si assimila?
GLI ALIMENTI CONCENTRATI
L’assimilazione avviene al livello delle cellule. Parecchi fattori possono ostacolare quest’assimilazione, come per esempio i prodotti chimici o i medicinali, anche presi anni prima. Solo il digiuno può permettere di eliminare tali veleni insidiosi.
La composizione del sangue e dei fluidi organici deve rimanere costante, affinché i processi nutritivi possano proseguire senza disturbi, né contraccolpi.
Lo zucchero naturale dei frutti, il quale è uno zucchero diluito e mescolato ad altre sostanze, come i sali minerali biologici, le vitamine e gli enzimi, entra nel sangue goccia a goccia.
Invece, lo zucchero bianco, che è stato sbarazzato dalle cosiddette impurità, entra in massa nel sangue, poiché nulla lo trattiene. Esso provoca così una stimolazione provvisoria, seguita da una depressione. Il corpo tutto intero riceve uno shock, soprattutto il pancreas, che è obbligato a secernere insulina per fronteggiare questa situazione, mentre con gli zuccheri diluiti dei frutti, esso non secerne insulina.
E alla lunga il pancreas si spossa, ciò che conduce al diabete.
Tutti i farinacei concentrati conducono al medesimo risultato, poiché essi devono essere trasformati in zucchero, nel processo digestivo. Analogamente succede prendendo dosi massicce di vitamina Co un eccesso di carotene (provitamina A)
LO SHOCK PRODOTTO DAGLI ALIMENTI CONCENTRATI
Il consumo di alimenti concentrati produce un apporto improvviso di elementi nutritivi, che necessita un aggiustamento rapido nel tenore sanguigno, nel metabolismo epatico, surrenale e pancreatico, ecc. Ciò è sempre debilitante, inefficace, sprecante e snervante.
Questo fatto della fisiologia non sarà mai insegnato, in modo esplicito e profondo, dai fabbricanti di vitamine né dalle fabbriche di prodotti dietetici.
Bisogna piuttosto cercare di soddisfare adagio i bisogni del corpo e lasciargli stabilire il suo tenore sanguigno in vitamina C, in calcio, ecc.
ADAGIO
Sarà sufficiente mangiare alimenti semplici e naturali, come i frutti e gli ortaggi, per minimizzare lo shock e per introdurre adagio, gli elementi nutritivi nel sangue, evitando lo shock nutritivo.
E’ proprio il caso delle fleboclisi che comportano del glucosio concentrato.
ORGANI SILENZIOSI
Le varie funzioni dell’organismo si svolgono senza che l’individuo se ne accorga, salvo quando esse si guastano. Solo in quel momento compaiono i sintomi di malattia.
NEI CARNIVORI E NEI GRANIVORI
I carnivori e i granivori e perfino alcune scimmie mangiano certi alimenti concentrati: noci varie, carne, cereali. Essi possiedono sicuramente degli organi più potenti, un fegato più grosso, delle ghiandole differenti.
IL COLERA
Attualmente imperversa in Ruanda una guerra civile e il colera. Si parla sapientemente del virus, nient’altro che per vendere il vaccino, ma la causa del colera risiede nelle bevande contaminate dagli escrementi.
I cani grandi mangiano le loro feci senza mai prendere il colera, perché, secondo Mosséri, essi hanno un fegato potente che neutralizza le sostanze inquinate.
Cap.32 LE CARENZE E I COMPLEMENTI
Le carenze che alcuni temono sono generate soprattutto da una cattiva assimilazione piuttosto che da una qualunque lacuna nel nutrimento.
Inoltre, quando è in buono stato la flora intestinale pallia le carenze, ad esempio fabbricando la vitamina B12 o contribuendo alla sintesi di aminoacidi e infine rappresenta la prima difesa naturale dell’organismo, senza la quale, si ha la leucemia, l’AIDS e il deperimento generale. Leggere a questo scopo, lo studio dettagliato contenuto nel libro IL GULAG DELL’AIDS e SOLO LA NATURA GUARISCE L’AIDS.
Per arricchire questa flora preziosa:
bisogna anzitutto evitare tutto ciò che la distrugge, come gli antibiotici, i medicinali di qualsiasi genere, la droga, i lassativi chimici o vegetali, come la cassia o altro, le trasfusioni di sangue, quand’anche fossero sieronegative.
Si consumeranno abbondantemente, tutti i giorni, delle foglie verdi, sulle quali si trovano batteri in abbondanza. A condizione, sicurissimo di non metterle a bagno nell’acqua e di non lavarle con germicidi, come il permanganato o altri veleni.
E che fare se non si possono avere lattughe biologiche? Anzitutto gettare le prime file di foglie, che ricevono la maggior parte dei trattamenti. Poi lavare le foglie seguenti, secondo i consigli di T.C. Fry, in una soluzione di sapone di Marsiglia, poi risciacquarle in un’altra soluzione di aceto al 5%, e infine all’acqua pura.
L’interno della lattuga che non presenta sporcizia a vista, non dovrebbe essere lavato.
E’ così che si può arricchire la propria flora intestinale.
Viste al microscopio le superfici delle foglie verdi della lattuga, della scarola e di altre foglie verdi, non sono lisce. Esse mostrano delle montagne e dei precipizi, in cui i batteri utili alloggiano e si moltiplicano con grande beneficio dell’uomo.
Infatti, tra l’uomo e le altre specie, anche unicellulari, esiste una simbiosi naturale che occorre rispettare.
Cap.33 GLI ALIMENTI CHE DANNO LE FORZE
NIENTE STIMOLAZIONE, NIENTE ALIMENTI CHE DANNO LE FORZE
La Legge del Dr Henry LINDLHAR sulla dualità degli effetti afferma che tutto ciò che è introdotto nel corpo, o che entra in contatto con esso, occasiona col tempo un’azione doppia e contraria: la prima azione attiva è l’opposta della seconda azione, reattiva.
E’ così che gli stimolanti, come il caffè e l’alcol, hanno quale primo effetto una sensazione di forza, ma in seguito essi producono la debolezza e la depressione, come conseguenza ineluttabile.
E’ lo stesso per gli alimenti concentrati, tra cui le noci varie. Essi sono di ostacolo a una buona assimilazione.
Allo stesso modo, qualsiasi alimento che "guarisce il mal di testa", o che "aiuta a dormire" o che possiede un qualsiasi effetto specifico, deve essere evitato come un veleno.
Cap.34 GLI ALIMENTI A EFFETTO
Abbiamo appena visto che gli alimenti che producono un effetto immediato sono da evitare. Tra gli effetti terapeutici ricercati, si ha la stimolazione, la sedazione, il sonno, la diuresi, l’effetto lassativo, la calma, la digestione, ecc.
Si prende così la carne o lo zucchero per stimolarsi, si prende del tiglio o della camomilla per sedarsi, il tè per digerire, ecc.
Vediamo uno a uno questi effetti, alla luce degli effetti studiati nel libro AFFIDATE LA VOSTRA SALUTE ALLA NATURA.
IL LASSATIVO
Sono gli intestini che cercano di svuotarsi per allontanare i lassativi, che sono sostanze irritanti, non i lassativi a espellere il contenuto intestinale.
LO ZUCCHERO BIANCO
Analogamente lo zucchero bianco o rosso, il miele e anche il pane sono degli stimolanti potenti, ma in seguito deprimono perché penetrano rapidamente nel sangue e stimolano fortemente il corpo, dando un aumento sensibile dell’energia, delle palpitazioni cardiache, uno stress considerevole, ecc. Ora, il pancreas è fortemente sollecitato per digerire questo zucchero che invade il corpo in massa e che reclama molta insulina. Col tempo il pancreas è usurato e si finisce con l’avere il diabete.
Invece, gli zuccheri dei frutti, non raffinati, contengono delle cosiddette "impurità" che impediscono la loro rapida penetrazione nel sangue ma sono assorbiti goccia a goccia e dunque non reclamano insulina.
Cap.35 I NOSTRI BISOGNI DI PROTEINE
LE ANALISI
I Caribi vivono praticamente mangiando manioca (tapioca), che fornisce loro 12/15 gr, di proteine il giorno, lavorano per lunghe ore e godono di una salute radiosa.
Analogo discorso per altre popolazioni della Nuova Guinea che si nutrono unicamente degli stessi vegetali tutto l’anno, consistenti in patate dolci per l’80/90%. Il resto del nutrimento è fatto di giovani germogli, di canna da zucchero, di ortaggi verdi, di banane, di cuori di palma, di noci varie e di altri prodotti del medesimo genere traendone 10 gr. di proteine il giorno e ne eliminano 150.
Si noterà che tali ultime due popolazioni robuste vivono di patate dolci o di manioca che sono delle radici e non di cereali. Non si sono mai trovate delle popolazioni robuste che vivessero per la maggior parte di cereali.
Infine a Mosséri era stato riferito che parecchie persone vivevano solamente di mele, 3/5 kg al giorno, e stavano molto bene dopo anni, pur facendo grossi sforzi fisici. Ciò comportava 10 - 15 grammi di proteine al giorno.
E I GORILLA?
3) La terza maniera per sapere quale è la dose di proteine necessaria al corpo umano, è di vedere gli altri primati vicini all’uomo: il gorilla ne consuma 120 grammi il giorno. In proporzione all’uomo dovrebbero bastare 30 gr.
DUE ESPERIMENTI
L’esperimento dei batteri che sono capaci, nel colon, di utilizzare l’azoto dell’aria, come fanno le leguminose nei loro tubercoli va raffrontato con altri due.
a) Il primo esperimento prova che l’azoto dell’aria è assorbito dalle uova di gallina.
b) Il secondo esperimento prova che le proteine si producono nel colon con l’aiuto della preziosa flora intestinale.
In conclusione non c’è bisogno di mangiare alimenti proteici concentrati per ottenere tali proteine.
Cap.36 SI PUO’ VIVERE DI SOLA FRUTTA?
A un lettore Fry rispondeva che l’essere umano è un frugivoro, secondo la scienza biologica, essendo apparentato ai primati, che sono essi stessi frugivori
Inoltre, lo studio dei fossili dentari conferma che per milioni di anni gli esseri umani si sono nutriti di frutti.
Per di più gli esseri umani possiedono una saliva piuttosto debole, poiché essa non comporta che un unico enzima, in quantità limitata per disintegrare gli amidi.
Il nostro succo gastrico è undici volte meno forte di quello degli animali carnivori.
Abbiamo una debole capacità di digestione delle proteine e dei grassi in confronto a quella degli animali che si sostentano di queste sostanze e dell’amido.
Gli esseri umani non secernono l’ureasi per disintegrare l’acido urico della carne. Non secernono la cellulasi come fanno gli erbivori.
Invece gli esseri umani digeriscono la frutta con un’efficacia straordinaria, e ne traggono il massimo di elementi nutritivi, molto rapidamente, mentre i grassi e le proteine richiedono delle ore.
Solo i frutti possono rispondere a tutti i nostri bisogni nutritivi nelle proporzioni ideali richieste.
Infine, cosa sceglieremmo se fossimo in piena natura selvaggia, dove si può trovare di che nutrire tutti gli animali viventi: grassi, cereali, uccelli, pollame, maiali, conigli, pesci, frutta, erba, vegetazione, insetti, noci varie, grani, bestiame, rettili e tutto ciò che serve oggi di nutrimento agli esseri umani e agli animali, se non frutti?
I NOSTRI BISOGNI FISIOLOGICI
Gli esseri umani hanno bisogno del 90% delle loro sostanze nutritive come glucosio, per convertirlo in energia. Inoltre essi hanno bisogno del 5% di aminoacidi (niente proteine poiché gli esseri umani non possono usare le proteine tali e quali) per la crescita, lo sviluppo e le riparazioni. Essi hanno bisogno anche del 3% circa di sali minerali, forse dell’1% di grassi e 1% di vitamine e altre sostanze note e sconosciute. (N.d.T.: almeno a sentire Adriano Panzironi nella sua serie tv IL CERCA SALUTE del canale 61, sembra che la biologia non sia d’accordo: la grande maggioranza delle cellule del nostro corpo funziona meglio con i grassi).
Quali che siano i nostri criteri, i frutti sono i soli che rispondano a tutti i bisogni dell’uomo.
Notare che i cetrioli, le zucchine, i pomodori, i peperoni sono dei frutti dal punto di vista biologico.
IL GORILLA
Egli si nutre soprattutto di vegetazione, soprattutto del sedano selvatico e dei gambi, da 12 a 20 kg di verdure al giorno. Ma quando è la stagione dei frutti, il gorilla ignora le verdure e ne mangia da 8 a 12 kg. il giorno.
In proporzione un uomo di 60 chili dovrebbe consumare dai 3 ai 5 chili di verdure oppure da 2 a 3 chili di frutta.
Mosséri riteneva che le persone in perfetta salute possano mangiare frutta nella proporzione 60/40%. Al contrario, le persone con salute rovinata non devono superare il 30% di frutta e per il resto consumare ortaggi e radici. E per certi malati cronici i frutti acidi devono essere provvisoriamente soppressi. Per un’altra categoria di malati acidificati, occorre sopprimere tutti i frutti per qualche settimana.
Riteneva possibile vivere esclusivamente di frutta da 1 a 2 kg o più il giorno, secondo gli individui, ma supponeva necessaria un’eccellente digestione e una salute abbastanza robusta all’inizio. Altrimenti, andare progressivamente per alcuni anni.
Cap.37 IL CLIMA, GLI ALIMENTI BIO E L’ECCESSO DI ZUCCHERO
Un lettore diceva che il regime di frutta conviene soprattutto al clima temperato, che gli alimenti attuali non sono biologici e che i frutti contengono troppo zucchero.
T. C. Fry rispondeva a un lettore che:
1) l’anatomia e i bisogni fisiologici dell’uomo non cambiano con il clima.
2) E’ vero che i frutti sono coltivati su un terreno povero, con dei concimi chimici e che i frutti sono suffumicati, trattati, incerati, lavati nei detergenti, ma tutto ciò è raddoppiato o triplicato per tutti gli altri alimenti! Senza contare che questi altri alimenti (pane, carne, conserve, ecc.) non sono specifici alla specie umana.
Se noi spendiamo il nostro denaro per acquistare frutta biologica, non trattata, i coltivatori recepiranno rapidamente il nostro messaggio.
3) Una persona in buona salute ha bisogno da 1.200 a 2.000 calorie al giorno, secondo l’intensità e il vigore dell’energia che essa consuma nelle sue attività, nel lavoro o nel gioco. Al contrario, Mosséri osservava che i frutti possono contenere troppi acidi per certi malati, ma non tutti i frutti: il melone e il cocomero sono neutri, quindi senza alcuna acidità; per di più, è la fame che deve regolare la quantità e il momento in cui si deve mangiare.
Vari popoli mangiano molti frutti, come gli abitanti del sud della Georgia che contano molti centenari, lo stesso per gli Abkasiani in Russia e gli Equatoriali del Vilcabamba che mangiano molte patate oltre ai frutti.
I portatori cinesi hanno una forza e un vigore che permette loro di fare un lavoro duro per lunghe ore. Ora, essi si sostentano soprattutto di riso, di fagioli e di ortaggi, ma mangiano molta frutta, meloni, arance, pesche, ecc. e godono buona salute.
Non bisogna pensare che tutti i frutti siano buoni per la salute. Anche i mirtilli contengono troppo acido ossalico, che non possiamo metabolizzare. Ma, altrimenti, tutti questi frutti sono alcalinizzanti nella loro reazione metabolica.
Infine il succo di frutta non distrugge lo smalto dentario altrimenti i nostri antenati non avrebbero avuto denti.
Per parte sua, Mosséri affermava di essere frugivoro al 95% da 14 anni. Prima, la sua dentatura era disastrosa, poi il deterioramento si era arrestato.
Ma se ciò vi inquieta, prosegue Fry, potete aggiungere un poco di sedano e di lattughe al regime fruttariano. E’ quello che Mosséri faceva la metà del tempo, salvo il mattino quando mangiava del melone o un altro frutto succoso."
Cap.38 I FRUTTI MANCANO DI PROTEINE?
Fry aggiungeva che lui raccomanda di mangiare il frutto intero e non soltanto il succo.
Ogni sostanza vivente possiede delle proteine, ma già scisse in aminoacidi facili da assimilare. Un regime esclusivo di frutti procura 25/35 gr di proteine il giorno, ciò che è riconosciuto come ampiamente sufficiente per i nostri bisogni.
I frutti hanno degli enzimi che li maturano, come la papaina ben conosciuta per disintegrare le proteine in aminoacidi. E’ lo stesso per la bromelina dell’ananas. Ma ciò che si sa meno è che gli enzimi degli altri frutti possiedono le medesime facoltà di disintegrazione.
E in ultimo luogo anche gli enzimi stessi, che sono delle proteine, sono anch’essi disintegrati.
Durante la maturazione, i frutti disintegrano la loro sostanza amilacea (idrato di carbonio) e la trasformano in fruttosio e glucosio, i quali non necessitano di alcuna digestione. Essi sono assorbiti e utilizzati man mano che il frutto li libera. In certi frutti, che formano un’eccezione, come il mango, per esempio, il frutto trasforma l’idrato di carbonio in saccarosio, che è una combinazione di fruttosio e glucosio.
Gli enzimi dei frutti trasformano la parte grassa in acidi grassi facili da assorbire. E vi sono delle prove tangibili che i frutti trasformano la loro parte azotata in aminoacidi, facili da assorbire.
Qui si parla di aminoacidi nuovi e non riciclati e tutti utilizzabili, a differenza di quelli cotti che sono in parte coagulati dal calore. Il frugivoro invece riceve questi aminoacidi intatti dai frutti. E un corpo puro possiede delle cellule che vivono più a lungo di quelle di un corpo intossicato cronicamente.
Infatti, un frugivoro che non prende nel suo corpo tutte quelle masse di alimenti malsani e di veleni correnti, ha bisogno di assai meno aminoacidi.
D’altra parte il corpo ricicla i suoi scarti azotati, nella proporzione dei due terzi, per far fronte ai suoi bisogni.
Cap.39 BISOGNA MANGIARE DELLE VERDURE?
Secondo T. C. Fry, l’uomo è frugivoro, cioè dovrebbe nutrirsi esclusivamente di frutta, ivi compresi i cetrioli, le zucchine, i peperoni, ecc. che sono dei frutti nel senso botanico perché derivano da un fiore.
Egli non raccomandava il consumo di verdure né ortaggi perché esse racchiudono in qualsiasi momento delle quantità di minerali inorganici inutilizzabili e un poco di biossido di carbonio, in via di trasformazione in zuccheri/amidacei. Inoltre, le verdure non contengono quello di cui abbiamo bisogno prima di tutto, cioè gli idrati di carbonio utilizzabili. Siccome noi non siamo degli erbivori, non possiamo convertire questo genere di idrati di carbonio, la cellulosa, in glucosio. Gli esseri umani non possiedono, infatti, l’enzima chiamato "cellulasi".
Eppure, Mosséri obiettava che i gorilla se ne sostentano al 90% e possiedono tuttavia dei muscoli potenti!
I VELENI NATURALI NELLE VERDURE
La prima regola per nutrirsi, secondo Fry, è che non bisogna intossicarsi. Ora, la maggior parte delle verdure nella Natura, perfino quelle che si mangiano, contengono dei veleni protettivi. Tra le più tossiche, ci sono il sedano, le foglie della barbabietola, del navone, il rabarbaro, il prezzemolo, gli spinaci, la cicoria, la menta, il tarassaco, il basilico, ecc.
Mosséri aggiungeva tuttavia che:
- tutti gli acidi dei frutti, acido citrico, malico, tartarico, sono dei veleni. Il corpo deve neutralizzarli prima di trarre beneficio dai frutti.
- E quando l’individuo è troppo debole e acidificato, non arriva a neutralizzarli, e dovrebbe astenersene per qualche tempo.
- Quanto alle lattughe, il veleno che esse contengono è del valore di tracce.
Cap.40 IL MENU’ DEI PRIMATI? NON ANCORA L’IDEALE!
Essendo l’uomo un primate, dovrebbe mangiare come loro, se desidera avere una buona salute, secondo Fry. Essi sono sicuramente frugivori.
I tre primati più apparentati a noi sono il gorilla, l’orangutan e lo scimpanzé.
Mosséri si domandava se la loro situazione attuale non si sia altrettanto allontanata dall’ideale come quella degli Eschimesi. Nel loro ambiente naturale in Africa, i gorilla non sono altro che macchine per mangiare verdure ed evacuare. Essi dormono per 14 ore e passano 8/9 ore a mangiare.
Certe persone di salute malferma e acidificate, non possono consumare due pasti consistenti e consecutivi di frutti. Essi devono alternare i frutti con le crudità o gli ortaggi.
Non è detto che gli scimpanzé mangerebbero banane tutto l’anno, se ne trovassero.
Il gorilla mangia banane raramente o nient’affatto. L’uomo non può consumare un regime di banane regolarmente senza avere disturbi di salute.
IL MIGLIOR CRITERIO PER DETERMINARE IL REGIME NATURALE DELL’UOMO
Mosséri pensava che il miglior criterio fosse quello della Tavola di ANATOMIA E FISIOLOGIA COMPARATE, che colloca l’uomo tra i frugivori, però questo vale solo per le persone sane, poiché quando si è malati non si è portati ai frutti, se non pochissimo.
I sani, invece, possono vivere con un menù esclusivo di frutti, in un programma progressivo e dispiegato su un certo periodo di tempo, con una transizione di verdure e di ortaggi, crudi o cotti o entrambi.
Cap.41 LA GRANDE INSALATIERA
Le verdure sono molto preziose per le persone che mangiano alla maniera tradizionale e sono indispensabili se si vuole diventare frugivori, poiché possiedono sulla loro superficie milioni di batteri, molto utili per arricchire la flora intestinale. Inoltre, esse sono molto ricche in sali minerali, enzimi, oligoelementi e vitamine che fanno difetto nel menu corrente di tutti.
Mosséri raccomandava, di conseguenza, di mangiare, tutti i giorni, abbastanza lattughe, foglie di quercia, scarole, romane, insalata crespa, insalata riccia, valerianella, ecc. Abusandone, però, aveva sofferto di vomito, per dieci anni, uno per anno, che duravano da 5 a 12 ore, accompagnati da coliche intollerabili. Invece non aveva mai vomitato i frutti, né le patate, nemmeno quando ne abusava.
LE LATTUGHE O LE ALTRE VERDURE
Bisogna mangiarne tutti i giorni, quando se ne ha voglia, da 100 a 200 gr. Se esse sono trattate, gettare le prime due file di foglie che ricevono la maggior parte dei trattamenti chimici. Lavare le file seguenti, secondo il consiglio di Fry, in una soluzione di sapone di Marsiglia, poi nell’acqua col 5% di aceto, poi infine nell’acqua pura.
La reazione delle verdure dopo la loro digestione è alcalina, Esse contengono vitamine A, B1, e C, potassio, calcio, fosforo, cloro, silice, sodio, ferro e zolfo. Esse si accordano con tutti gli altri ortaggi, con le patate e l’avocado. Se si mangiano dei frutti si può finire con un poco, non troppo, di verdure, per quelli che hanno una buona digestione o viceversa. Le verdure si accordano molto bene con i frutti secchi dolci e le banane cotte.
L’ideale è di mangiare le verdure senza condimento come accompagnamento con le patate. Tuttavia si possono anche condire le verdure con un poco di maionese (senza limone, né aceto o mostarda), con olive nere, olio vergine, un pomodoro tagliato, una cipolla schiacciata. Niente sale. Si può mettere del limone se non si mangiano patate.
I cuori di lattuga si conservano molto bene al calore dell’estate, fuori dal frigo. Bisogna dunque cominciare col consumare le foglie periferiche, prima di arrivare al gambo che si pelerà, poiché la pelle è amara. Questo stelo è più dolce del cetriolo. Sfortunatamente in Francia viene gettato.
Si può anche schiacciare una cipolla o uno spicchio d’aglio, poi inzupparli nell’olio vergine d’oliva e utilizzarli come salsa, addizionata col limone, per le verdure.
LE ALTRE VERDURE
Le foglie di quercia sono verdi o rosso scuro. Esse sono molto più gradevoli delle lattughe, molto dolci e tenere, ma le parti avariate sono difficilmente riconoscibili dalle parti sane, a causa del colore identico.
La lattuga crespa è molto dolce e croccante, ma abbastanza friabile. E’ molto apprezzata.
La scarola è leggermente amara, ma molto carnosa e consistente. Era la preferita di Mosséri con la lattuga crespa e la romana.
L’insalata riccia è piuttosto amara, come il tarassaco. Non si può mangiarle che in miscuglio, nell’insalatiera poiché l’amaro significa un veleno.
Il prezzemolo e il crescione sono molto ricchi di vitamine. La loro reazione è alcalina. Si possono schiacciare e cospargerne l’insalatiera e perfino le patate cotte o il gratin del delfinato. Bisogna non abusare di queste due verdure perché sono diuretiche, cioè il corpo le espelle con urine abbondanti. Esse tuttavia contengono ferro e rame, molto utili per la formazione del sangue, soprattutto nei casi di SIDA.
LE VIRTU’ DELLE PIANTE MEDICINALI
Si utilizza il prezzemolo come pianta medicinale, ma esso non possiede alcuna virtù curativa. L’effetto diuretico che esso possiede deriva dal veleno contenuto, che il corpo espelle con un’urina abbondante.
Nessuna pianta medicinale possiede virtù terapeutiche. Esse hanno tutte dei veleni, che il corpo espelle, i lassativi con la diarrea, i diuretici con la diuresi, i sonniferi con l’esaurimento nervoso, e così di seguito.
La valerianella e il broccolo sono apprezzati da alcuni. La valerianella ha un certo gusto di nocciolina, mentre il broccolo ha un sapore di cavolo. Non lavarli troppo per non portare via i batteri utili che essi possiedono.
Gli spinaci, il cardo svizzero e le foglie di barbabietole contengono molto acido ossalico.
Secondo il Dr. Cinque, si è esagerato a proposito dell’acido ossalico in questi alimenti; e i soggetti che producono calcoli di ossalato non mangiano spinaci né altre verdure simili. Al contrario, bevono caffè troppo spesso.
E’ vero che il caffè contiene una quindicina di veleni, gli uni più tossici degli altri. Secondo Mosséri, quelli che fanno dei calcoli, mangiano pane tre volte al giorno.
Le alghe non sono alimenti per l’essere umano.
L’INSALATIERA
Saltuariamente, quando se ne ha voglia, si mangerà come pasto un’insalatiera intera composta di verdure, di crudità varie tagliate o schiacciate, e anche di cipolla e aglio schiacciato, pure di prezzemolo schiacciato, di yogurt natura, di un pomodoro tagliato a fette fini, di olive nere e di succo di limone.
Tra le crudità si potrà tagliare del cetriolo, una carota, del sedano-rapa o a coste, del peperone rosso, ecc.
Cap.42 IL FORMAGGIO
Quando una persona abbandona la carne, essa cerca subito un altro alimento azotato, come sostituto: formaggi, noci varie, leguminose. E’ un errore. I grandi primati che sono apparentati all’uomo non mangiano alcun alimento azotato concentrato. E il gorilla ha dei muscoli potenti.
D’altra parte, il latte è un nutrimento perfetto per i bambini, ma verso l’età di sette anni i bambini non secernono più la rennina necessaria per digerire il latte. Ne segue che il latte non è indicato per gli adulti. Non lo sono neanche i formaggi perché contengono circa il 15% di proteine, che sono necessarie allo sviluppo del bambino durante la sua crescita. Il consumo del formaggio, bianco o cotto, causava a Mosséri uno stato febbrile permanente ma senza febbre, una sorta di tensione che impedisce il rilassamento e un vero sonno ristoratore, anche degli indolenzimenti, delle faringiti, mancanza di concentrazione, spirito depresso, assenza di fame, bocca amara al risveglio, leggere vertigini, feci lente a venire, quantunque ben formate e talvolta inodori. Non poteva restare al sole più di un’ora senza avere male agli occhi.
Più nocivi ancora sarebbero i formaggi fermentati, i quali causano effetti catastrofici: infezione, febbre, mal di testa, vertigini, pus, ascessi, nausee, freddolosità, feci maleodoranti, molli. I formaggi fermentati comprendono il camembert, il roquefort, il caprino vecchio, tutti i formaggi vecchi, anche cotti, il bleu, il munster, il brie, il formaggio vaccino della Borgogna, le cagliate di formaggio, ecc.
La soppressione del formaggio bianco e di quelli a pasta cotta aveva subito prodotto in lui gli effetti seguenti: gusto pulito della bocca al risveglio, mente chiara e buona concentrazione mentale, feci rapide, ben formate e inodori, ritorno della fame, scomparsa dello stato di tensione, delle faringiti e degli indolenzimenti.
Inoltre l’eccesso saltuario di frutta (pesche, meloni, albicocche, ecc.) non produceva più diarrea, nemmeno leggera e nemmeno delle feci molli. Infine lui poteva restare al sole per ore senza avere male agli occhi, né essere sensibile alla luce forte del sole.
Fino ad allora Mosséri aveva tollerato per i debuttanti la groviera, grattugiata sugli ortaggi, come concessione e per facilitare loro il cambiamento. Ma ormai preferiva permettere la panna liquida che è molto neutra. (La panna fresca è acida a causa dei fermenti lattici che essa contiene e si potrà usare per il pasto di frutti e di crudità. Gli alimenti acidi non devono essere presi insieme ai farinacei, quali sono gli ortaggi cotti o le patate cotte).
Cap.43 LO ZUCCHERO
Lo zucchero non è un alimento naturale, che sia bianco o bruno, poiché esce da una fabbrica. La sola fabbrica accettabile di alimenti è la Natura.
Attualmente si mette dello zucchero su tutto. Nel caffè, nei biscotti, nelle torte, nelle tisane, sul melone, le fragole, lo yogurt, ecc. Ora, lo zucchero artificiale è uno stimolante pericoloso, poiché non agisce come un alimento.
Lo si utilizza anche nelle fleboclisi, ma invece di nutrire come si afferma, esso stimola, cioè frusta l’organismo e lo sfinisce. Esso sottrae al corpo le sue vitamine, i suoi sali minerali, i suoi oligoelementi e i suoi enzimi.
Secondo il dottor Carton, l’abuso di zucchero procura la febbre e l’influenza con tutti i suoi sintomi caratteristici: indolenzimenti, freddolosità, spirito depresso, mal di testa.
I naturopati preferiscono lo zucchero bruno, ma anch’esso è una sostanza concentrata.
Lo zucchero provoca le carie dentarie, perché il corpo sottrae il calcio ai denti per neutralizzare l’acidità dei sottoprodotti digestivi. I sali di calcio così formati gettano la base di tutte le malattie reumatiche nelle quali tali sali si depositano nelle articolazioni.
E’ anche l’anchilosi e perfino la saldatura delle giunture nei casi di poliartrite e di spondilite anchilosante.
Infine i soli zuccheri accettabili sono lo sciroppo d’acero e la melassa estratta dalla canna da zucchero.
Cap.44 DIFENDI LA TUA PELLE CONTRO LA MEDICINA
AMICUS PASTEUR, SED MAGIS AMICA VERITAS
Si ammette generalmente che qualsiasi nuova idea, invenzione o scoperta, è immediatamente adottata dalla società. Niente di più falso.
Quando un uomo, fuori del cerchio della medicina, scopre il mezzo di sconfiggere una malattia, il raffreddore, l’AIDS, la sua scoperta non è presa in considerazione, perché egli non è un "medico".
Ciò si applica anche agli omeopatici che sono dei medici a pieno titolo, ai radioestesisti, ai chiropratici, agli erboristi, ai naturopati, agli igienisti, come pure a tutti i pratici al di fuori del circolo chiuso della medicina. E peggio ancora, medici bardati di diplomi si sono visti radiare e gettati in prigione per aver curato tale o tal altra malattia alla loro maniera.
Perché l’idea, l’invenzione e la scoperta devono procurare profitto al fabbricante di specialità farmaceutiche!
L’ultimo esempio in data è quello dell’Aids. Si sa che la droga e gli antibiotici ne sono la causa, ma per non dover lottare contro questa causa reale, si parla di virus come se esso fosse una causa, è uno sgombratore di terreno.
Un medicinale efficace che cosa è precisamente? E’ quello che sopprime i sintomi rapidamente. Quanto alla sua tossicità nessuno ne parla, anche se ciò è scritto nei modi di impiego di ciascun medicinale.
Nessuno vi dirà che tale medicamento è tossico, sicuramente non i ricercatori che sono pagati per dire il contrario e che non sputeranno nel loro piatto, poiché altrimenti, essi sono facilmente rimpiazzati.
E poi i fabbricanti si adoperano affinché la stampa venga ad intervistare questi medici al soldo del fabbricante farmaceutico, qualificati "ricercatori", "scienziati."
I veri scienziati e i veri ricercatori, le cui scoperte non procurano profitto ai fabbricanti farmaceutici, sono ignorati dalla stampa e da tutti.
Cap.45 E LE CALORIE?
Si intende per caloria la quantità di calore capace di innalzare di un grado la temperatura di un chilogrammo di acqua.
Gli scienziati hanno fatto più o meno la media di quanto le persone mangiano e hanno stabilito che un individuo in media deve consumare 2500 calorie, Siccome molti si alimentano in eccesso, hanno stabilito che tutti si devono nutrire in eccesso; e che i migliori alimenti sono quelli ricchi di calorie, come la farina bianca, lo zucchero industriale, le materie grasse, le uova, ecc. relegando all’ultimo posto i frutti e gli ortaggi perché contengono poche calorie.
Eppure il gorilla in natura si nutre solo di verdure e di alcuni frutti, ma non si è mai studiata la sua alimentazione e non se ne sono tratte le conclusioni che si impongono.
In secondo luogo, l’assurdità di questa teoria medica delle calorie, è rivelata dalla costatazione che il lavoro intellettuale, anche il più spinto, non occasiona alcun consumo evidente di calorie supplementari in un soggetto chiuso in una stanza calorimetrica, eppure il lavoro cerebrale è una fonte innegabile di consumo, poiché esso occasiona la stanchezza e perfino il sovraffaticamento mentale e fisico.
Gli animali nutriti di nient’altro che di zucchero bianco e di acqua periscono senza tardare, nel giro di alcune settimane. Allo stesso modo, un uomo che vive con un regime a rendimento calorico elevato, quale quello del pane bianco, di zucchero industriale, di riso bianco decorticato o di olio raffinato, deperisce e muore rapidamente, prima che se si nutrisse unicamente di acqua!
Anche gli animali da laboratorio nutriti con questi alimenti si spengono rapidamente.
Gli esperimenti provano che gli animali nutriti di alimenti amidacei denaturati, di grassi, di zuccheri e di proteine raffinate, deperiscono rapidamente. Perfino l’aggiunta di sali organici artificiali a tale regime si è dimostrata inutile.
Risulta dagli esperimenti che i sali biologici sono più importanti delle calorie. Infatti, quando si aggiungeva del latticello, quei medesimi animali recuperavano la salute! E’ quest’alimentazione poco concentrata, acquosa, che è la meglio provvista di ferro, di fosforo, di potassio, e di altri sali organici e biologici.
Il consumo di alimenti ad alto contenuto calorico esaurisce il corpo e conduce alla stanchezza. Infatti, l’abuso di zucchero provoca la pigrizia.
Gli alimenti che favoriscono la crescita, sono quelli stessi che contengono il massimo di vitamine e poche calorie: gli spinaci, le lattughe, i cavolfiori, i cavoli, il sedano, le arance, i limoni, i pompelmi, i pomodori, ecc.
Le vitamine e i sali minerali sono indispensabili per il funzionamento dei globuli, per la contrazione dei muscoli, per la preservazione dei tessuti contro la decomposizione, per le reazioni chimiche delle secrezioni, per il mantenimento della normale alcalinità del sangue, e infine per l’elaborazione degli scarti cellulari in vista della loro eliminazione.
Il ferro e il manganese, fattori di ossidazione del sangue, non hanno alcun valore calorico. Il sodio, il magnesio, lo zolfo, il potassio e altri elementi, sono tutti indispensabili ai processi di assimilazione e di eliminazione.
In aggiunta, gli alimenti ricchi in calorie sono tutti produttori di acidità. Essi sono dunque nefasti e distruggono l’organismo.
In conclusione, bisogna ricercare gli alimenti acquosi, non gli alimenti concentrati che sono ricchi di calorie.
D’altra parte, un alimento è utile a colui che lo assorbe, solo se può digerirlo e assimilarlo, altrimenti contribuisce a farlo ammalare o aggravare. Avete feci molli, maleodoranti? Ciò è perché una parte del vostro pasto non è stata digerita.
La teoria delle calorie non tiene conto che le proteine servono a costruire l’organismo durante lo sviluppo e non a fornire calore animale.
Non c’è un uomo tipo, allo stesso modo non c’è un regime tipo. Per il corpo umano bisogno tenere conto di un mucchio di fattori e di parametri.
A riprova di ciò, si ricorda l’episodio di una corazzata tedesca il cui personale era nutrito con alimenti ricchi di calorie: latte condensato, patate, pane bianco, margarina, caffè, zucchero bianco, paté, minestra di piselli, lenticchie, carne fritta o arrostita, pesce salato, dolci.
Tutti questi alimenti hanno un rendimento calorico alto, ma sono carenti di vitamine e di sali minerali biologici, così causarono la morte di parecchi di questi marinai e ne resero gravemente malati un altro centinaio.
Questi marinai furono guariti da un igienista che prescrisse loro crudità e frutta, un cibo povero di calorie, ma ricco di vitamine e di sali minerali biologici.
Per la medicina ignorante, quando si cade malati, è una semplice coincidenza. Anche per essa un menù malsano non porta nessuna malattia.
Cap.46 LE CARENZE
E’ di moda in tutti gli ambienti naturopatici e vegetariani parlare di carenze e vi si consiglierà di prendere degli integratori alimentari per colmare rapidamente le vostre carenze: lievito alimentare, pappa reale, polline, melassa, miele, aceto di sidro, vitamine in pillole, magnesio in polvere, ecc.
In realtà, è inutile rimpinzarsi di alimenti che contengono la sostanza ritenuta carente se il malato non li assorbe, ma evacua nelle sue feci l’80%, diciamo, di ciò che mangia. Feci non formate, voluminose, maleodoranti, che trascinano con loro i succhi gastrici secreti, il che debilita il corpo.
QUANDO L’ASSORBIMENTO E’ BLOCCATO
Il mancato assorbimento deriva dalla presenza, nell’intestino, di sostanze nocive che il corpo cerca di evitare, ad esempio il sale, i condimenti, il caffè, i veleni provenienti dalle fermentazioni e dalle putrefazioni alimentari, i medicinali, i diversi prodotti chimici messi negli alimenti.
Ne segue che la funzione di assorbimento della mucosa intestinale si paralizza, la mucosa stessa s’indurisce per formare uno sbarramento contro l’entrata di tutti quei veleni. Il corpo è così privato della maggior parte degli elementi vitali contenuti negli alimenti: vitamine naturali, sali minerali biologici, enzimi, oligoelementi naturali.
Si vede, dunque, che gran parte delle carenze alimentari, provengono, non dagli alimenti stessi ma da un assorbimento bloccato, paralizzato, e da una cattiva assimilazione.
COME RIMEDARE ALLE CARENZE
Per rimediare alle carenze e colmarle, bisognerà dunque rimettere a posto la mucosa intestinale con la soppressione di tutti i veleni (caffè, veleni, prodotti chimici, ecc.) e col rispetto delle regole di igiene alimentare.
Il tempo richiesto può essere abbreviato con una cura di digiuno assistito, seguito da un regime di eliminazione, fino alla sparizione della sete e al ritorno del colore rosa della lingua.
La quantità di sale ingerito dalla maggior parte delle persone è abbastanza grande per ritardare la digestione. Inoltre, la mucorrea (scolo di muco) provocata dall’irritazione costante della mucosa stomacale intestinale a causa del sale, dei condimenti, ecc. ostacola l’assorbimento degli alimenti.
Cap.47 IL PANE, LE PAPPE E I BISCOTTI
Se si desidera una crescita migliore, bisogna che la quantità di piante orticole sia più grande di quella dei cereali. Tuttavia la cosa migliore è di abolire totalmente i cereali.
solo abbastanza per digerire i piccoli farinacei (radici, carote, cavolfiori, patate, topinambur, rutabaga, manioca, igname, ecc.)
Il latte in polvere è accettabile, quando non gli si aggiunge lo zucchero, per i bebé e i bambini di bassa età.
e fette biscottate sono facili da digerire perché non contengono più niente, o quasi.
Un fornaio non poteva più camminare senza sentire un forte dolore alle gambe. Mangiava il suo pane fresco e croccante, uno o due chili il giorno.
Con un regime igienista composto da frutta, crudità, ortaggi e patate cotti, in capo a 15 giorni, poté camminare per chilometri, senza alcun dolore alle gambe.
Peraltro, i datteri, i fichi secchi ammollati, le banane cotte o seccate, le albicocche secche, oltre che nutrienti, sono più facili da digerire del pane, se non si abusa di questi frutti dolci.
Infine un esperimento rivela che i cereali sono decalcificanti e predispongono al rachitismo e alla tubercolosi.
E’ preferibile sopprimere i cereali progressivamente. Li si rimpiazzerà con delle patate lesse, o in purea o al gratin del delfinato, alla besciamella.
Le persone che hanno un peso normale o superiore alla norma dovranno cominciare a mangiare il pane una sola volta il giorno. Il peso normale si calcola così: per 1,70 m = 60 kg. (centodieci chili in meno del numero dei centimetri).
Sostituire il pane con una grande insalatiera di crudità tagliate o schiacciate, condite con uno yogurt, olive nere, cipolle schiacciate, da uno o due avocado e da frutti secchi.
Di quando in quando, mangiare delle castagne intere cotte o del gratin del delfinato (patate alla salsa besciamella), che si trova a volte in scatola.
Dopo due mesi, sopprimere totalmente il pane e tutto ciò che è a base di cereali (maccheroni, paste, riso, croissant, ecc.)
Le malattie provocate dal pane sono:
Le malattie catarrali Le malattie reumatiche
come: come:
il raffreddore, il reumatismo,
la bronchite, l’artritismo,
la polmonite, la lombaggine,
l’asma, la sciatica,
la sinusite, la gotta,
i gonfiori, la poliartrite,
le flatulenze, la spondilite anchilosante.
il diabete,
i calcoli epatici,
i calcoli renali.
Cap.48 UN NATUROPATA CRITICAVA SHELTON A PROPOSITO DELLA SOPPRESSIONE DEL PANE
Un naturopata canadese, John Tobe, criticava gli igienisti sulla questione della soppressione dei cereali, affermando che i loro semi generano la vita.
Shelton gli rispondeva che l’uomo è l’organismo più complesso vivente attualmente sulla terra o che sia mai vissuto sulla terra e che il seme del frumento è un alimento perfetto e completo solo per l’embrione del frumento.
RICCHEZZA DELLE VERDURE CONTRARIAMENTE AI SEMI
Inoltre nessuna combinazione di cereali, frumento, avena, miglio, saraceno, riso, ecc., qualunque siano le proporzioni di questa combinazione è un alimento completo per l’uomo, e nemmeno per i pulcini. Perfino gli uccelli granivori nutrono i loro piccoli di vermi e insetti. I semi non sono stati destinati specialmente per soddisfare i bisogni nutritivi degli animali.
Neanche le leguminose (fagioli bianchi, piselli secchi, lenticchie, arachidi, ceci, fave seccate) sono alimenti per l’uomo e si dovrebbe piuttosto evitarli, esattamente come si evita il seme della mostarda.
Non si può negare il vantaggio di poter immagazzinare i cereali che hanno salvato milioni di persone dalla morte, a causa delle carestie. Tuttavia i cereali non formano gli elementi del regime normale degli uomini.
Infatti, l’uomo è costituzionalmente adattato ad alimenti di un genere differente.
Si possono eliminare con beneficio tutti i cereali dalla nostra alimentazione, siano essi cereali raffinati o integrali.
Parecchi frutti, quali le banane, sono poveri di calcio. Anche la maggior parte delle radici e dei tubercoli, patate, carote, topinambur, ecc., sono povere di calcio. Pure le leguminose, in generale, sono povere di calcio e di sodio.
L’aggiunta di una grossa insalata al menù quotidiano servirà a fornire i sali minerali, gli aminoacidi e le vitamine che mancano negli alimenti principali. E sebbene manchino di proteine, l’aggiunta delle verdure colma questa carenza.
I FRUTTI SONO LA BASE DEL MENU, NON UN PICCOLO COMPLEMENTO
I frutti e gli ortaggi non sono solo dei complementi al menù di pane e cereali, ma alimenti base essenziali, al menù normale dell’uomo, come essi sono costituenti normali del regime dei primati e dei granivori.
Qualunque sia la fonte da cui traiamo le nostre proteine e i nostri glucidi, noi abbiamo bisogno di frutti e di ortaggi, per compensare la mancanza di vitamine e di sali minerali in certi alimenti convenzionali.
L’insalata è altrettanto importante nell’alimentazione umana, quanto lo è l’erba in quella della mucca o del cavallo."
Mosséri aggiunge che i primati (cioè l’uomo, il gorilla, lo scimpanzé, l’orangutan) devono fabbricare le loro proteine, nella loro flora intestinale. Essi non devono mangiarle già fatte, come nella carne, nelle noci varie e nei formaggi.
Infine, il pasto di frutti è il principale della giornata. Gli ortaggi e le crudità non sono che un complemento.
Cap.49 L’ORDINE DEGLI ALIMENTI E L’INCONVENIENTE DEGLI ORARI FISSI
MANGIARE PRIMA GLI ALIMENTI PIU’ ACQUOSI
E’ utile mangiare prima gli alimenti acquosi e poi quelli concentrati, ad esempio: succo degli alimenti cotti o succo di carote, alimenti cotti, poi le patate, senza però trascurare la compatibilità degli alimenti,
NIENTE MESCOLANZE IN BOCCA
Anzitutto, non bisogna mai mescolare nel medesimo boccone, parecchie specie di alimenti alla volta. Infatti, le secrezioni orali, quando esse si trovano di fronte un alimento particolare, regolano la loro composizione e la loro densità secondo questo alimento.
Certo, è meglio mangiare la frutta prima dei pasti, anziché alla fine, ma è ancora meglio che il pasto non contenga alimenti incompatibili con la frutta.
Non mangiare frutti dopo un pasto di farinacei, altrimenti l’acidità dei frutti arresta la secrezione di ptialina e impedisce la digestione dei secondi.
L’esperienza ha mostrato che un pasto esclusivo di melone o cocomero si digerisce in poco tempo, ma non può bastare quando si ha veramente fame. Tutto dipende anche dalla quantità. Se se ne mangia poco, si avrà fame poco dopo, e si potrà poi mangiare un pasto sostanzioso dopo 15 minuti. In caso di quantità più grandi, bisogna attendere di avere fame, cioè una o due ore.
Una piccola colazione il mattino o il pomeriggio può essere consumata con melone e cocomero.
Shelton raccomandava di non mangiare il melone e il cocomero con alcun altro alimento, né alla fine di un pasto, altrimenti, si rischia un’indigestione, dei gonfiori. Mosséri ha trovato che si può mangiarli con frutti poco acidi, senza inconvenienti.
Se si tolgono questi alimenti dal frigo, bisogna lasciarli riscaldare alla temperatura ambiente prima di consumarli, altrimenti essi provocano una diarrea l’indomani. Tutte le bevande ghiacciate hanno il medesimo inconveniente.
I FRUTTI ACIDI E SEMIACIDI
I frutti acidi e semiacidi (arance, pompelmi, pomodori, fragole, pesche, kiwi, ananas, nettarine, ecc.) se consumati alla fine di un pasto, possono causare l’indigestione totale o parziale, dal momento che la minima acidità neutralizza la ptialina, la cui secrezione è necessaria alla digestione degli amidi. Inoltre tale acidità impedisce le secrezioni acide dello stomaco, necessarie alla digestione delle proteine.
Cionondimeno, questi frutti acidi e semiacidi lasciano normalmente lo stomaco in 30-40 minuti nelle persone sane che ne mangiano pochi e stanno bene. Dunque, i sani, che ne mangiano poco, possono consumarli 30 minuti prima di un pasto.
Coloro che hanno una digestione molto lenta o che ne mangiano molti devono attendere il tempo che è necessario prima di mangiare di nuovo.
IL MELONE E IL COCOMERO
Numerosi igiefili non riescono ad adattarsi a certi pasti igienisti, come il pasto esclusivo di frutta o melone. Un’ora dopo hanno fame. Allora essi resistono un poco alla loro fame, poco dopo non potendone più, cadono in atroci bulimie di dolci o ritornano alle antiche abitudini alimentari, particolarmente la carne e il pane, mentre sarebbe sufficiente mangiare di nuovo altri frutti, o un altro alimento, senza attendere l’ora dei pasti.
L’ordine degli alimenti è un aiuto prezioso quando si ha fame dopo un duro lavoro, dopo un digiuno o durante la gravidanza.
Cap.50 I COMPLEMENTI INUTILI
Secondo gli igienisti i complementi alimentari non hanno valore poiché i processi di estrazione uccidono le vitamine, enzimi, ecc. e le imitazioni non sono valide.
E’ meglio ristabilire una buona capacità di assimilazione evitando le sostanze velenose (caffè, alcol, tabacco, spezie, sale, ecc.) o disintossicandosene col digiuno
Cap.51 COME SOPPRIMERE GLI ALIMENTI MALSANI
LA PRIMA MANIERA
Non si può rompere con le vecchie abitudini agevolmente.
Shelton consigliava di sopprimere l’abitudine malsana senza rimpiazzarla.
LA SECONDA MANIERA
Per facilitare la virata ai principianti, Mosséri consigliava dei sostituti che essi potranno in seguito sopprimere più facilmente poiché essi non vi avranno preso l’abitudine.
I surrogati devono essere anodini.
Così si potranno rimpiazzare i condimenti, il sale, il caffè, l’aperitivo, il dessert, l’alcol, la carne, ecc. con dei prodotti simili, ma meno nocivi. Si vendono nei negozi di dietetica dei prodotti senza carne ma che ne hanno il sapore.
Il cioccolato nero sarà sostituito col cioccolato bianco che contiene quasi solo latte in polvere e pochissimo cacao. V’è anche quella confetteria che ha la stessa apparenza del cioccolato ma che contiene solo carruba.
Il caffè tradizionale sarà sostituito dal caffè decaffeinato o un prodotto a base di cereali tostati (Caro, Pionnier, o altro). Esiste anche il tè deteinato. Il vino sarà sostituito dal succo d’uva.
Cap.52 IL MEDESIMO REGIME PUO’ CONVENIRE A TUTTI?
LA COSTITUZONE UMANA E’ UNIFORME
Secondo la fisiologia tutti gli esseri umani iniziano la vita sotto la forma di un uovo, e la proseguono in una forma ben ordinata.
E’ così che noi nasciamo col medesimo numero e genere di organi, come pure con le stesse funzioni.
Tutto tende a provare che noi siamo equipaggiati per digerire e utilizzare le medesime categorie di alimenti. Non si è mai arrivati a dire che certi cani sono talmente differenti dagli altri che essi vivrebbero meglio con un menù vegetariano, mentre i primi non possono sopravvivere senza carne. E cionondimeno le differenze tra le razze canine sono ben più grandi di quelle che esistono tra le varie razze di uomini.
Certamente il bambino ha bisogni diversi dall’adulto e chi abita al Polo Nord ha bisogni diversi da chi abita all’equatore o il malato rispetto alla persona sana (no alimenti ricchi di iodio a chi soffre di ipertiroidismo).
Inoltre, i disturbi attribuiti all’intolleranza possono essere dovuti al consumo di cibi incompatibili nel medesimo pasto.
Come regola generale: quando l’alimento consumato è malsano si può ritenere che è esso la causa dei disturbi. Ma quando l’alimento è sano, bisogna accusare gli altri alimenti, anche se essi l’hanno preceduto.
Un altro esempio: quelli che non sopportano i frutti acidi non devono considerarli responsabili in ogni caso. Infatti, quando si sopprimono le noci varie e il formaggio, si finisce col sopportare molto bene tutti i frutti acidi. Infatti, le noci varie e il formaggio indeboliscono talmente il potere digestivo che non si può più sopportare l’acidità dei frutti.
Se una varietà di frutti causa la diarrea, è perché gli alimenti precedenti hanno indebolito a tal punto l’intestino che non si può più sopportare quel frutto.
In queste condizioni, sopprimere, ma provvisoriamente, l’alimento sano incriminato a torto, per riprenderlo dopo aver soppresso gli alimenti nocivi che sono le vere cause.
Cap.53 GLI ALIMENTI NON HANNO VIRTU’ CURATIVE
I naturopati cercano sempre di sopprimere i sintomi, come se la soppressione delle cause non bastasse.
Essi prescrivono alimenti specifici per sintomi specifici. Prescrivono gli alimenti come medicinali. Hanno stabilito una farmacopea vasta, ma insensata: prescrivono le carote per gli occhi, i mirtilli contro la diarrea, l’aglio contro l’ipertensione, ecc.
Bisogna sapere che nessun alimento sano può avere effetto curativo, né una virtù curativa specifica. L’effetto terapeutico è, di per sé, un effetto tossico.
Per esempio, le prugne secche producono un effetto lassativo perché esse contengono una sostanza tossica che il corpo espelle.
Si raccomanda il miele contro la tosse, ma questa è un sintomo di disintossicazione, che non si deve combattere.
Le malattie stesse sono i processi di guarigione e di disintossicazione.
IL POTERE CURATIVO
Il potere curativo è innato agli organismi viventi. Quando vi ferite, la ferita si cicatrizza da sé, anche se non mangiate niente. Ma se ferite una mela, essa non si cicatrizza.
Mosséri afferma che, comunque, gli alimenti sono prima scomposti dalla digestione nei loro elementi nutritivi: gli aminoacidi, i monosaccaridi, i sali minerali, la glicerina e l’acqua. Essi sono poi trasportati dal sangue verso tutti gli organi e i tessuti.
Non c’è un alimento speciale per un organo speciale.
Il corpo è un’unità. Progredisce o indietreggia nel suo insieme in quanto unità. Non si può nutrire una parte senza nutrire il tutto. (Nulla vieta, però, di pensare che un alimento contenga sostanze di cui un dato organo ha maggiore bisogno).
Dalla medicina e dai naturopati sono considerati fortificanti gli alimenti come la carne, lo zucchero, il pane. In verità essi sono stimolanti, esauriscono l’energia più in fretta, come il colpo di frusta che si dà al cavallo stanco. Intossicano i tessuti, affaticano il cuore, provocano qualsiasi tipo di malattia e logorano l’intero organismo, invece di fortificarlo.
Non si può forzare il corpo ad assorbire una concentrazione di alimenti, se la richiesta non c’è. Lo si ingolfa e ostruisce.
Sono gli alimenti meno concentrati, frutta e ortaggi, che nutrono meglio.
IL FALSO CALCOLO
Quando un malato consulta un igienista, questi gli consiglia un menù di frutta e ortaggi, ma il malato dice che egli preferisce vivere meno ma meglio. Egli vive meno, evidentemente, ma non necessariamente meglio.
Immobilizzato dai reumatismi, assalito dai mal di testa e dalla stitichezza, spossato dall’insonnia e dalla stanchezza, minato dal raffreddore e dalla bronchite, affetto dall’eczema e dal cancro, non vive meglio.
La verità è che i malati non vogliono cambiare le loro abitudini malsane, sapendo perfettamente che esse fanno loro del male. Ecco perché essi preferiscono i rimedi che sopprimono i loro sintomi, per poter continuare il loro modo di vita nefasta.
In tutti i casi di malattia acuta, di febbre o di dolore, il corpo non può digerire niente. In questo momento, bisogna astenersi da qualsiasi cibo. Lo stesso è nei momenti di paura, di depressione, di contrarietà, di precipitazione e di dispiacere.
Nella malattia cronica la quantità di alimenti consumati deve essere proporzionata alla forza del paziente. Più si è deboli, meno si possiede potere digestivo. Sarebbe dunque un errore rimpinzare un malato. Ad ogni modo, la fame è un criterio che bisogna rispettare in qualsiasi circostanza.
Infine, un aumento di peso non costituisce un segno di salute, se è ottenuto con l’aiuto di sostanze malsane, come il sale. Quando si adotta un menù sano, si perde peso all’inizio e anche vigore muscolare. Lo si riprende in seguito con la perseveranza in capo ad alcuni mesi.
CIO’ CHE DIMINUISCE IL POTERE DIGESTIVO
Le malattie digestive La diarrea
L’ulcera La perdita dei denti
La gastrite L’emicrania
L’enterite Le malattie intestinali
La mancanza di sonno La mancanza di riposo
Il sovraffaticamento La nausea
I vomiti Le operazioni
Gli anestetici Le affezioni renali
Le affezioni epatiche Le preoccupazioni
Il diabete La paura
Il dispiacere La nevrastenia
Le nevrosi Le malattie cardiache
Le malattie nervose Il tabacco, l’alcol
Il caffè, il tè I condimenti
Gli aromatici Il cioccolato
I formaggi Le noci varie
I legumi Le contrarietà
I MALATI GRAVI E LE FLEBOCLISI
Per i malati gravi e gli invalidi, il regime deve essere regolato secondo il potere funzionale della parte malata, non quello di tutto l’organismo.
E’ lo stesso principio delle fleboclisi che finiscono con l’esaurire i malati.
Inoltre, gli alimenti devono obbligatoriamente passare per le vie digestive normali e non essere iniettati direttamente nel sangue.
Cap.54 IL MENU’ IDEALE PRIMITIVO, CONFORME ALLE LEGGI DELLA NATURA
Primo menù
IL GIORNO: Attendere una fame acuta, poi calmarla con alcuni frutti freschi della medesima specie. Poi attendere una nuova fame acuta e calmarla con un’altra specie di frutti (1 o 2 chili in tutto). Gettare le bucce e i semi. Si possono anche mangiare varie specie di frutti insieme.
Facoltativo: Uno o due yogurt senza zucchero di latte o di soia, frutti secchi ammollati, datteri o banane cotte o secche. (Un solo frutto secco il giorno, da variare).
Alle 18: Uno o due avocados, 5 noci del noce. Noce di cocco, un quarto. Mangiare gli avocados e le noci di cocco a stomaco vuoto. Si può grattugiare la noce di cocco in una centrifuga. Insalata, un solo pomodoro, crudità diverse (poco), yogurt. Condimenti (vedere sotto).
LA SERA: consumare uno dei pasti seguenti alternandoli:
1) patate e cavolini di Bruxelles (o melanzana, peperone, verde, cipolla) cotti 10/15 minuti (da 600 g a 1500 g). E’ la ratatouille igienista. Insalata verde natura, come contorno. Facoltativo: panna liquida (neutra) sterilizzata (una cucchiaiata). Un rosso d’uovo cotto o crudo.
2) Ortaggi vari cotti 10/15 minuti (da 800 g a 1500 g). Un rosso d’uovo cotto o crudo. Un piccolo dessert di cui si può fare a meno con beneficio: marroni cotti interi o in scatola. Patate alla salsa besciamella (o gratin del delfinato in scatola).
3) Insalatiera riempita di verdure tagliate, di crudità schiacciate (carote, sedano-rapa o coste, peperone rosso, cetriolo e pomodoro in pezzi, olive nere, uno yogurt, succo di limone. Un rosso d’uovo cotto o crudo.
Secondo menù (a scelta)
LA MATTINA: Attendere la fame acuta, poi calmarla con parecchi frutti freschi della medesima specie. Poi attendere un’altra fame acuta e calmarla con un’altra specie di frutti. Si possono consumare anche vari frutti insieme. Gettare bucce e semi.
A MEZZOGIORNO: Un’insalatiera ripiena di verdure tagliate, di crudità tritate (carote, sedano-rapa o coste, peperone rosso), cetriolo e pomodoro a fette, olive nere, uno yogurt al latte o di soia, succo di limone, uno o due avocados, 5 noci del noce. Un quarto di noce di cocco. Mangiare l’avocado e la noce di cocco a stomaco vuoto. Si può grattugiare la noce di cocco in una centrifuga.
ALLE 16: Frutti vari.
LA SERA: Consumare uno dei pasti seguenti, alternando
1) Patate + peperone verde, cipolla, melanzana, o cavolini di Bruxelles cotti 10/15 minuti (da 600 g a 1500 g). E’ la ratatouille igienista. Insalata verde natura, come contorno. Panna liquida sterilizzata, una cucchiaiata (neutra). Un rosso d’uovo, cotto o crudo.
2) Ortaggi vari cotti 10/15 minuti, (da 600 g a 1500 g). Un rosso d’uovo cotto o crudo.
Un piccolo dessert di cui si può fare a meno con beneficio: marroni interi cotti o in scatola. Patate alla salsa besciamella (o al gratin del delfinato in scatola).
DESSERT: Datteri, fichi ammollati, albicocche secche, uve secche ammollate, prugne secche ammollate, banane cotte o secche. Con i frutti, non con gli ortaggi. (Un solo frutto secco al giorno, da variare).
CONDIMENTI: olio vergine di oliva spremuto a freddo, burro a freddo, yogurt, panna senza zucchero, maionese (senza mostarda, né aceto), succo di limone, pomodoro, olive nere, cipolle tagliate e lasciate all’aria 48 ore, altrimenti sbollentate o schiacciate e utilizzate subito, prezzemolo schiacciato.
COTTURA DELLE BANANE
Pelare e gettare 4/8 banane arcimature in un fondo di acqua bollente di 2 mm., abbassare il fuoco al minimo. Smuovere di tanto in tanto. Cuocere 20 minuti senza coprire. Lasciar raffreddare, poi in frigo.
PROIBITO: Pepe, aceto, spezie, aromi, fritture, mostarda, caffè, tè, cioccolata, vino, birra, spinaci, ostriche, funghi, formaggi di tutte le specie, medicinali, analisi, pane bianco o integrale, paste, riso.
COME FARE LO YOGURT AL LATTE O ALLA SOIA
Diluire mezzo cucchiaino da caffè di yogurt versandolo goccia a goccia sopra al latte scremato preventivamente o al latte di soia. Conservare in una stanza riscaldata 2 giorni. Fare parecchie tazze, poi mettere in frigo.
SCAPPATELLE RARE PERMESSE
Surrogato di caffè, carne, vino, a stomaco vuoto, gnocchi, zuppa, bustine di polvere di ortaggi bio, cioccolato bianco (un quadratino).
LA PANNA
La panna fresca può essere consumata coi frutti e le crudità, poiché è acida a causa dei fermenti lattici. Non consumarla con le patate, né gli ortaggi cotti. La panna liquida è neutra e può essere presa con tutti gli alimenti. Si può anche sopprimerla.
IL DIGIUNO SETTIMANALE
Coloro che fanno troppe deviazioni devono praticare il digiuno ogni lunedì, per esempio, altrimenti quando non hanno fame. Quelli che non fanno troppe deviazioni sono dispensati da questo digiuno. Gli obesi faranno un solo pasto al giorno o ogni due giorni.
Cap.55 I DENTI
DENTATURA DELL’UOMO PREISTORICO
I geologi e i paleontologi hanno scoperto tra i fossili alcuni crani della preistoria. I denti non rivelano alcun segno di carie! Lo smalto è più duro e di uno spessore doppio di quello dei nostri contemporanei. La dentatura dell’uomo contemporaneo è totalmente devastata fin dall’infanzia.
Si viveva molto più a lungo, c’erano più centenari. In altri tempi la mortalità infantile elevata e i periodi di guerra falsavano le statistiche.
L’uomo preistorico viveva di alimenti sempre crudi, senza carne, né formaggi, né pane, né alimenti industriali. La sua salute era migliore che ai nostri giorni, in cui l’uomo è afflitto da 33.000 malattie, messe nel repertorio ufficialmente dalla medicina.
Progressi della medicina, miracoli della scienza medica moderna non sono che parole menzognere, vuote di senso, con lo scopo di ingannare il pubblico.
LA CAUSA DELLE CARIE
La medicina non può dire che le carie sono provocate da ciò che si mangia, altrimenti essa perderebbe la totalità dei suoi clienti. Bisognava trovare un capro espiatorio che non dispiacesse ai pazienti e si scelsero i microbi.
I DENTI PULITI: UN MITO MEDICO
Tuttavia malgrado il numero sempre crescente di dentisti, di dentifrici e di spazzolini da denti, le carie dentarie aumentano di giorno in giorno. Nella regione di Mosséri il numero di dentisti era triplicato in dieci anni.
Gli spazzolini da denti e le paste dentifrice sono inutili. Se si mangiano delle crudità i denti si puliscono da sé.
LO ZUCCGERO E L’ACIDITA’ ATTACCANO I DENTI?
Lo zucchero bianco consumato in grandi quantità, spoglia i tessuti e i denti delle loro riserve di calcio.
GLI ALIMENTI AZOTATI E SOPRATTUTTO IL MIELE CAUSANO LA CARIE
L’esperienza personale di Mosséri era che gli alimenti azotati sono ancora più nocivi dello zucchero bianco per i denti. Solo quando ha cominciato a mangiare noci varie per 20 anni, nelle dosi di 130 grammi il giorno, ha cominciato a frequentare regolarmente un dentista.
Attribuiva anche la piorrea agli alimenti azotati e non ai dolciumi. Invece, il miele provoca le carie rapidamente.
Affermava che i batteri giocano un ruolo secondario e non possono nulla quando la resistenza è forte. L’acido lattico, per esempio, non causa alcun danno allo smalto dentario.
Né una lunga fermentazione nella bocca, né l’iniezione di microrganismi della carie stessa, hanno potuto generare un caso di carie o di piorrea nelle scimmie, finché l’alimentazione era sana.
Ciascuno dei nostri denti si forma più o meno prima della nascita. Ne deriva che qualsiasi denutrizione della madre determina una predisposizione alla carie e alle cavità nel figlio.
E se le riserve della madre sono troppo povere, non soltanto essa avrà delle carie, ma il bambino nascerà con una carenza di calcio e le carie già formate.
In seguito, dopo la nascita, un menù difettoso conduce a uno sviluppo difettoso della dentatura, sviluppo temporaneo o anche permanente: carie dentarie, craniche, mascellari, carie delle altre ossa, toracica, distorsione e denutrizione, pelvi deformata, scorbuto, denti mal posti e contorti, scheletro tortuoso, ecc.
Le ossa e lo smalto possiedono una struttura organica che racchiude sali minerali biologici. In essa esiste una circolazione che è influenzata dalle vitamine e dai sali.
E’ così che una carenza di vitamina C, danneggia e corrode la polpa in poco tempo. Ma la ripresa di alimenti ricchi in vitamina C restituisce alla polpa la sua consistenza pressappoco originale, dopo una distruzione più o meno totale.
E’ stato provato che un menù malsano, consistente in pane, latte, zuppe, zucchero bianco, carne, uova, caffè e dolci, determina il rachitismo, lo scorbuto, come pure le carie dentarie negli animali, attraverso la carenza di vitamine e sali minerali.
Se questa carenza è spinta, negli animali non si cariano solo i denti, ma anche il cranio, le costole, la spina dorsale e le ossa delle membra. Inoltre indebolisce i nervi e diminuisce la resistenza al dolore e allo choc.
BISOGNA NUTRIRE I DENTI
I denti ricevono la loro nutrizione dal sangue. Essi sono soggetti ai medesimi bisogni nutritivi delle altre ossa. Secondo la nutrizione generale del corpo, essi subiscono cambiamenti, che siano buoni o cattivi. Così i denti possono essere spogliati, dall’interno, dei loro sali minerali, finché non ne resta che un guscio sottile. Dunque, la carie comincia all’interno e può distruggere totalmente il dente, prima che lo smalto ne sia colpito.
Bisogna anche ricordarsi che una bocca sana si mantiene da sé, esattamente come tutte le altre cavità del corpo: orecchie, ano, vagina. I batteri non possono sopravviverci.
La carie dentaria è il risultato di un’irregolarità del metabolismo calcico. La maggior parte delle volte, bisogna mettere in causa gli alimenti azotati e lo zucchero industriale, che alterano il metabolismo.
Nei casi di disturbi digestivi pronunciati e di iperacidità, i denti possono essere distrutti.
Secondo Mosséri la decomposizione calcica dello smalto è provocata dalle carenze in calcio e fosforo per parecchi anni, se non decenni.
Per formare dei buoni denti:
i frutti e gli ortaggi crudi sono i soli alimenti. Aggiungere del latte, solo per i bambini.
Infine la masticazione è un fattore che favorisce una buona dentatura. Infatti, i denti hanno bisogno di essere utilizzati ed esercitati.
Le crudità favoriscono questo esercizio e puliscono i denti, meglio di quanto farebbe uno spazzolino.
I gorilla che ci sono apparentati, non hanno carie.
CHE FARE IN CASO DI CARIE
I denti possono a volte cicatrizzarsi e le cavità colmarsi da loro stesse. Parecchi igienisti e perfino dei dentisti lo hanno sostenuto da molto tempo.
Perfino lo smalto dei denti potrebbe ripararsi. Può darsi che ciò possa avvenire sopprimendo gli alimenti azotati, i cereali e lo zucchero per alcuni anni.
1) Non accettare, pertanto, che i denti siano strappati sistematicamente prima di aver tentato di tutto per salvarli.
2) I raggi X hanno un effetto nefasto, ma limitato e senza gravità per i denti. Non ci si può opporre. Le dosi utilizzate sono minime.
3) Rifiutare i medicinali che calmano i dolori, come pure gli antibiotici.
4) L’anestetico locale e leggero sarà accettato, cioè una dose da bambino.
5) Si lasceranno gli ascessi maturare e svuotarsi da soli. Niente antibiotici.
6) Una dentiera o un ponte sono necessari per quelli che non hanno più denti.
LE PIOMBATURE
Non lasciarsi allarmare troppo sugli amalgami di mercurio e di argento
Certi autori arrivano a raccomandare di togliere tutte queste piombature e di sostituirle con delle resine, che non sono tossiche, o dell’oro, che è abbastanza caro.
D’altra parte certi pesci contengono delle dosi assai maggiori e senza paragone a quelle che gli amalgami possono contenere. Perfino le uova, la carne e i cereali contengono mercurio. Il tonno ne contiene dieci volte più delle uova.
E’ sbagliato attribuire sistematicamente i mal di testa, o altri sintomi, agli amalgami al mercurio, mentre si ignora il caffè, il vino, il tabacco, la carne, il pesce, i frutti di mare, i legumi, i fritti, le spezie, gli aromi, il miele che sono più spesso la vera causa.
Quando i denti piombati sono fragili, non si possono togliere le piombature senza rischiare di spezzarli. Tutto ciò che si può fare per proteggerli è di mettere loro una corona.
Cap.56 GLI ALIMENTI DI FORZA
NUTRIMENTO E NUTRIZIONE
Bisogna distinguere tra il consumo abbondante di cibo, che si reputa nutrirci, e una buona nutrizione.
Infatti, quando una cattiva notizia ci atterra, tutto ciò che noi abbiamo mangiato da 24 ore scende, l’indomani, nelle feci, in diarrea e senza che noi ne traiamo il minimo beneficio. Non dimentichiamo che la digestione intestinale dura almeno 17 ore, se non più. Non basta mangiare alimenti sani per avere la garanzia di poter trarne beneficio.
La funzione della nutrizione può essere migliorata solo con l’impiego giudizioso e intelligente delle forze dell’organismo, con l’economia nei consumi, col rispetto delle regole della natura che concernono la vita, evitando gli sprechi e le perdite inutili dell’energia.
Senza dubbio il potenziale di base è ereditato e si può sperare di migliorarlo e di ristabilirlo al massimo del suo valore ereditato, coi processi normali e regolari di recupero, non con i processi che dissipano le energie.
I muscoli sono costruiti dal corpo, in seguito agli esercizi.
Non è ciò che noi mangiamo che ci fortifica, ma ciò che noi digeriamo, che assimiliamo, di cui ci appropriamo, che ci fortifica. Se bisogna sapere quale è l’alimento sano che dobbiamo mangiare, è ancora più importante sapere come migliorare la digestione e l’assimilazione di questo alimento sano.
Se, per esempio, gli alimenti fermentano nel tubo digestivo, non si otterrà alcuna caloria da ciò che si mangia, se le proteine dette superiori sono fornite abbondantemente, ma si putrefanno nelle vie digestive, non se ne traggono gli aminoacidi che esse contengono.
Cap.57 LE CARENZE SONO SINTOMI, NON CAUSE
Se si è sofferenti e si va dal medico egli non vorrà proibirvi il tabacco, il caffè, il vino, la carne e le spezie, altrimenti vi perderebbe come cliente. Allora vi ordinerà di subire diverse analisi, sapendo in anticipo che esse non valgono granché, ma riveleranno che vi manca del calcio, del ferro, dello iodio, del magnesio, ecc. Pertanto, il medico allora vi prescrive dei medicinali per colmare le vostre carenze.
D’altra parte, se si va a consultare un naturopata, vi raccomanderà di mangiare gli alimenti che colmeranno le vostre carenze e vi prescriverà, come il medico, il cloruro di magnesio in polvere chimica.
Sfortunatamente, nessuna di queste due soluzioni colmerà le vostre carenze.
LE DUE CARENZE
Secondo l’igienismo esistono le carenze primarie causate da una nutrizione inadeguata, risultante da un menù inadeguato, e le carenze secondarie o indotte provenienti da una digestione, assorbimento e assimilazione imperfetti.
LE CAUSE
Ora, quasi tutte le carenze che si riscontrano nei Paesi civilizzati sono delle carenze secondarie, provenienti da una cattiva assimilazione, a causa della tossiemia, che impedisce le secrezioni digestive o l’assimilazione delle sostanze oppure la fabbricazione di sostanze per sintesi da parte dell’organismo stesso. Pertanto, la tossiemia è causa di carenze da dovunque provenga: alimenti non specifici, alimenti incompatibili, preoccupazioni permanenti, dispiaceri, contrarietà, caffè, vino, spezie, ecc.
Ciò che occorre, dunque, è anzitutto di migliorare la digestione e l’assimilazione, affinché il paziente possa trarre le sostanze nutritive dagli alimenti.
Bisogna cominciare col sopprimere i veleni che impediscono l’assimilazione: caffè, vino, tabacco, spezie, sale, cioccolato, ecc.
Poi, attaccare gli alimenti non specifici che sono difficili da digerire per l’uomo.
Bisogna badare alle abitudini snervanti, alle preoccupazioni, ai dispiaceri, alle contrarietà, a mantenere un equilibrio emotivo e a concedersi un sonno sufficiente, dei rapporti sociali soddisfacenti, ciò che non è sempre cosa facile. Sovente le circostanze non dipendono da noi.
Quando si è affaticati o snervati, il riposo migliora l’assimilazione di ciò che si è mangiato il giorno prima.
Quando si è riposati, l’esercizio favorisce anche l’assimilazione.
Il sole, senza eccesso, aiuta ad assimilare gli alimenti, a convertire certe provitamine in vitamine.
LA MEDICINA E’ UNA CHIMERA
Non attendere l’avvento di una droga-miracolo, non sperare che un giorno prossimo o lontano, si potrà scoprire ciò che restituirà la salute al malato, senza che egli abbandoni il suo caffè. il vino, il formaggio, la carne, il tabacco e i cereali; non attendete un vaccino per prevenire l’influenza e l’AIDS, poiché quel giorno non verrà mai.
Cap.58 EGLI E’ VISSUTO 120 ANNI
Il capitano Goddard Diamond era nato a Plymouth, in Massachussets, U.S.A. il 1° maggio 1796. Morì il 1° marzo 1916, all’età di quasi 120 anni.
Il capitano Diamond aveva scritto, lui stesso, un’opera intitolata: "IL SEGRETO PER VIVERE MOLTO A LUNGO E PER GODERE AL MASSIMO". Questo libro fu pubblicato nel 1906.
In esso aveva scritto che da ottant’anni si asteneva da qualsiasi prodotto animale.
Noi sappiamo, adesso, che con l’aiuto della flora intestinale, la sintesi delle proteine si fa nel corpo.
Gli aminoacidi contenuti nei frutti e negli ortaggi bastano a questo scopo.
L’ARTRITISMO
A 79 anni egli era un infermo cronico, soffriva di sclerosi grave. I suoi tessuti subivano un indurimento progressivo, come pure i suoi vasi sanguigni. Le giunture diventavano rigide, i muscoli delle sue gambe e della sua schiena erano così rigide che egli non poteva sedere, né alzarsi da una sedia, senza difficoltà.
Bisognava aiutarlo. La carne delle sue mani e delle sue braccia era talmente rigida che egli non poteva tenere in mano un cucchiaio o una forchetta per mangiare.
Ciononostante egli era vegetariano dai suoi 30 anni, ma i prodotti animali non erano la causa principale.
Ciò dimostra che il vegetarianismo non è sufficiente e che il consumo di cereali è proprio la vera causa del reumatismo in tutte le sue forme: artritismo, artrosi, sciatica, sclerosi, poliartrite, lombaggine, ecc.
La medicina fu incapace di aiutarlo, lo dichiarò incurabile e gli annunciò una fine prossima.
Ciò detto, il capitano Diamond non si diede per vinto. Voleva vivere. Le sue riflessioni lo portarono a scoprire il regime superiore, che doveva sciogliere ed eliminare i depositi calcici, che pietrificavano il suo corpo, all’età di 79 anni. Ciò prova che l’artrosi può essere guarita anche in età molto avanzata.
Per cominciare, il capitano Diamond gettò tutti i medicinali. In seguito rifiutò di mangiare i cereali, il pane, gli alimenti a base di farina, i condimenti e gli alimenti cotti. Era convinto che queste sostanze fossero la causa del suo stato. Aveva visto giusto. Si nutrì dunque di frutti, crudi, allo stato naturale, e di nient’altro.
Come risultato di questo regime, potette ringiovanire e riacquistare la salute a un tale grado che sopravvisse a tutti i suoi miseri medici, che l’avevano dato per morto e sepolto.
All’età di 90 anni, la sua salute era tale, che egli dirigeva una scuola di cultura fisica! A 100 anni il capitano Diamond faceva ancora cultura fisica nella sua palestra.
A 108 anni montava in bicicletta e camminava 30 chilometri il giorno! Assisteva anche a riunioni sociali.
La sua morte fu attribuita all’inquinamento atmosferico che fece ammalare i suoi polmoni. Mosséri ignorava le circostanze della sua morte per confermare questa diagnosi dell’aria inquinata, ma riteneva di poter dire con certezza che egli era morto, non a causa della polmonite, ma a causa del trattamento medico della polmonite.
L’ASINO NON PARLERA’ MAI
La medicina considera sempre l’artrosi e la sclerosi come incurabili dal momento che essa non ha partecipato alla loro guarigione. Ad ogni modo essa non ha mai cercato di capire ciò che si era prodotto nel capitano Diamond, nemmeno voluto spiegarlo, tanto meno tentare di nuovo su altri casi simili.
Cap.59 I BUONI ESEMPI
La storia del capitano Diamond che si è appena letta nel capitolo precedente, non è affatto eccezionale. Nel libro L’ANTIMEDICINA, Mosséri ha riferito parecchie storie, del medesimo genere, di persone che non mangiano nient’altro che frutti e che vivono a lungo in perfetta salute. Si potrebbe pensare che sono casi eccezionali. Niente affatto.
Infatti, vi sono interi popoli che vivono a lungo, e senza conoscere la malattia. Questi popoli mangiano oltre ai frutti e agli ortaggi, pochissimo di altri alimenti. Nel caso degli Hunza fanno ogni anno un semidigiuno che dura 3 mesi, con delle crudità e degli ortaggi, ciò che elimina gli inconvenienti degli alimenti non specifici.
A proposito degli Hunza, essi mangiano il 50% di frutta, il 30% di ortaggi e 20% del rimanente (pane, burro, torte, formaggio, latte cagliato, carne). Non è un regime radicale a guisa di quello del gorilla, che non comprende che frutta e verdure al 90%. Il menù degli Hunza è pertanto superiore a quello di Cornaro, che mangiava di tutto ma frugalmente.
L’ideale è di non dover digiunare, ma di praticare il menù ideale che sopprima tutti gli alimenti non specifici e di adottare il regime del gorilla, frutta e ortaggi, soltanto.
Ciò non basta evidentemente, poiché bisogna rispettare la fame e molti altri fattori, come il sonno, evitare le ore piccole, le contrarietà, le preoccupazioni, il sovraffaticamento, ecc.
* * *
Cap.12 Le carote avranno bisogno di essere pelate, poiché sono conservate nella sabbia che vi si incrosta fortemente e che è impossibile toglierla con la spazzolatura.
Cap.23 In certe donne, il minimo colpo ricevuto per una svista, provoca un livido. Lì, non solamente i tessuti sono cattivi, ma l’eccesso d’acqua ostruisce la circolazione sanguigna. Il sangue è azzurro.
Cap.27 Un’amica di Mosséri consumava un litro d’olio ogni settimana, su tutti gli ortaggi e sulle patate, più una ciotola di latte ogni giorno. Ebbe un’itterizia il suo fegato era sovraffaticato. La bile non poteva attraversare il canale, infiammato e ostruito e passava nel sangue.
N.d.T.: L’affermazione di Mosséri sul menu equilibrato dimostra solo che come il cibo del neonato è acquoso così dovrebbe esserlo quello degli adulti, ma non che il rapporto tra carboidrati e proteine deve essere di 90 a 5: infatti, nelle erbe e nel latte il rapporto è molto più basso.
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